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    Praga, restituite opere d’arte trafugate durante la Seconda guerra mondiale

    La Galleria Nazionale e il Museo
    delle Arti Decorative di Praga hanno restituito preziose opere d’arte ai
    discendenti del collezionista ebreo Johann Bloch, al quale erano state
    sottratte durante la Seconda guerra mondiale. 
    Ad annunciarlo in un comunicato Adrienne A. Harris, sovrintendente del Dipartimento dei servizi finanziari di
    New York (DFS), grazie al quale gli eredi hanno potuto riottenere i beni.

    La Galleria Nazionale ha
    riconsegnato quattro dipinti: ‘Paesaggio con cespuglio’ (1817) del pittore ceco
    Antonin Mánes, il ritratto di un giovane in abito polacco e due paesaggi
    marittimi di un artista italiano della fine del ‘700. Il Museo delle Arti
    Decorative ha, inoltre, riconsegnato dieci vesti liturgiche del XVIII secolo.

    “La restituzione è un
    risultato significativo per la nostra missione che è quella di ottenere
    giustizia per le vittime della Shoah, i sopravvissuti e i loro eredi – ha
    affermato Harris – Lo Stato di New York continuerà a utilizzare tutti gli
    strumenti a disposizione per riuscire a recuperare ciò che è loro di
    diritto”.

    “Siamo profondamente grati alla
    Galleria Nazionale, al Museo delle Arti Decorative di Praga, al Documentation
    Centre e all’ Holocaust Claims Processing Office (HCPO) del DFS di New York per
    aver cooperato al fine di facilitare la restituzione degli oggetti perduti
    della famiglia – hanno detto Anne Claire von Huene and Cheryl Bernstein,
    pronipoti di Bloch – Non solo questa collaborazione ha condotto alla
    restituzione di opere d’arte trafugate, ma ha anche riunito i membri della
    famiglia, portando alla luce la nostra storia”.

    Nato nel 1869, Johann Bloch era
    proprietario di una fabbrica di pelletteria a Brno, città dell’allora
    Cecoslovacchia. Possedeva, inoltre, una variegata ed eclettica collezione di
    antichità, dipinti, statue e tessuti. Dopo l’occupazione nazista, la fabbrica
    venne confiscata e la sua proprietà fu sottoposta a controllo. Nel 1939 Bloch
    chiese alle autorità di poter portare la sua collezione nel Regno Unito. Dopo
    un attento esame delle opere, la Galleria Nazionale suggerì di accettare la
    richiesta in cambio di quattro dipinti per il museo. Bloch consegnò le opere ma
    morì poco dopo e sua moglie Erna fu costretta a vendere tutto quello che possedeva. Nel 1942 fu deportata nel campo di sterminio di Terezin e
    successivamente fu trasferita a Riga, in Lettonia.

    Bloch donò anche alcune vesti
    liturgiche a sua figlia, Hermine Getrud Fleischner, che, alla fine del 1938,
    prima di fuggire nel Regno Unito, consegnò in custodia al Museo delle Arti
    Decorative. 
    Il resto della collezione non fu
    mai ritrovato.

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