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    ‘’Quanno ce vo’….ce vo’’ : al Teatro Marconi torna la commedia in giudaico-romanesco

    Una commedia per tutti, divertente, arguta e condita di giudaico-romanesco. “Quanno ce vo’….ce vo” è la nuova “farsa” (come puntualizza l’autore) concepita, ideata e composta da Raffaele Pace. Chi vorrà ridere e trascorrere una serata allegra potrà godersi lo spettacolo diretto da Roberto Attias e messo in scena dalla Compagnia teatrale “Quelli del giudaico-romanesco” il 30 e 1 giugno alle 21 presso il Teatro Marconi.

     

    Raffaele Pace non vuole rivelare troppo della nuova commedia, vorrebbe infatti evitare spoiler «se no non c’è più gusto!». Quasi per sbaglio, ci ha raccontato che la commedia parla della storia di una famiglia ebraica che vive nell’area del ex ghetto di Roma: «una famiglia che ha un negozio e ha avuto diverse disavventure. È una storia divertente e molto attuale». Dopo gli anni difficili della pandemia, Pace si augura di lasciare al pubblico «due ore di sano divertimento».

     

    Il pubblico aveva già conosciuto la compagnia  “Quelli del giudaico-romanesco”  prima del Covid, quando aveva messo in scena ‘La memoria e basta’, una storia commovente ambientata a Roma il 15 ottobre, il giorno prima della retata del ghetto. «L’ultima volta raccontavamo una storia drammatica,  e la gente ovviamente si è immedesimata in quella storia. Era la storia un po’ di tutti, poiché qualsiasi famiglia ebraica romana ha avuto a che fare con la retata del 16 ottobre direttamente o indirettamente. Una storia che ha toccato le corde dell’anima sia del pubblico sia nostre che abbiamo recitato. Questa volta invece abbiamo pensato a divertirci. Vogliamo divertirci noi e far divertire il pubblico».

     

    Lo spettacolo valorizza il giudaico-romanesco: «Il giudaico-romanesco di 50 anni fa è diverso da quello usato oggi. Noi vogliamo preservarlo usando alcune parole, cercando di non cadere mai nella volgarità, e cercando di usare un giudaico-romanesco più contestualizzato ai giorni d’oggi. Ci chiamiamo “la compagnia quelli del giudaico-romanesco” proprio perché uno dei nostri obiettivi è quello di conservare questo meraviglioso dialetto, oggi usato in maniera diversa rispetto al passato».

     

    Non una semplice commedia in giudaico-romanesco dunque, ma uno spettacolo che usa il gergo tipico degli ebrei capitolini in armonia con il trascorrere del tempo. Gli attori sono uniti dalla passione per il teatro e da legami di amicizia duraturi, nati spesso durante le prove del laboratorio teatrale, che a volte si sono prolungate fino alle 2 di notte(!). 

     

    Pace spiega che «siamo tutti attori non professionisti. Abbiamo però deciso di farci guidare da un vero professionista, Roberto Attias, un attore, autore teatrale e regista. Questa regia professionale ci permette di offrire un prodotto valido sotto il profilo della scrittura e della recitazione».

     

    Chi vorrà ridere e forse imparare anche qualche parola in giudaico-romanesco potrà quindi assistere allo spettacolo il 30 maggio ed il 1 giugno.

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