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    Dal 22 al 26 giugno il Festival della Cultura Ebraica

    “Space. The final frontier”, per approfondire il concetto dello Spazio inteso come paradigma fondamentale della relazione tra vita e conoscenza. È questo il tema con il quale torna quest’anno “Ebraica Festival Internazionale di Cultura”, giunto alla sua dodicesima edizione, che partirà il 22 giugno, con la Notte della Cabbalà, e durerà fino a mercoledì 26 giugno nell’intero quartiere ebraico di Roma. L’evento, in occasione della ricorrenza dei cinquant’anni dall’allunaggio, ruoterà intorno al tema dello spazio. Promosso dalla Comunità Ebraica di Roma e curato da Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Marco Panella, il festival sarà animato da una serie di iniziative che rivolgono uno sguardo ai grandi temi del cambiamento e dell’innovazione. “Ebraica è da tempo a Roma e in Italia uno dei momenti più alti di valorizzazione della cultura ebraica e delle sue connotazioni e caratteristiche. In un’epoca in cui i valori sembra che vengano a mancare, noi continuiamo a esserne portatori con orgoglio e con tanto rispetto per quello che la  più antica comunità d’Europa rappresenta nel contesto sociale, culturale e valoriale del Paese”, ha dichiarato la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello – ieri rieletta per altri quattro anni alla guida della Comunità – durante la  conferenza stampa di presentazione del festival. “Arriviamo alla dodicesima edizione del festival, al suo Bar mitzvah, la sua maggiore età, superando le frontiere del mondo e orientandoci verso lo spazio, con l’esperienza e la ricchezza di un programma che vede il coinvolgimento di partner importantissimi e di sponsor che credono in questo progetto che la Comunità ebraica di Roma promuove con tanta intensità, con l’ambasciata d’Israele sostenitrice e complice di un percorso comune”, ha sottolineato. Il festival “ha un valore grandissimo” ed è un evento nel quale “presentare molte cose che rappresentano la cultura israeliana”, ha dichiarato Michele Seguev, addetta culturale dell’ambasciata d’Israele. “Ebraica” è una “straordinaria occasione in cui cultura, tradizione musicale e culinaria, letteratura, cinema, teatro e innovazione si incontrano in 5 giorni di appuntamenti imperdibili”. Molti gli eventi in programma per il festival, che partirà sabato 22 giugno con la Notte della Cabbalà. In apertura del Festival, alle 22 di sabato, l’inaugurazione al Palazzo della Cultura della mostra “2001. Odissea nello Spazio. The Visual Gallery”, voluta dai curatori come tributo a Stanley Kubrick nel ventennale della morte. Subito a seguire, il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, l’astronauta Umberto Guidoni, il Direttore delle Relazioni Internazionali dell’Agenzia Spaziale Italiana Gabriella Arrigo e il Presidente della Fondazione Leonardo Luciano Violante, apriranno gli incontri del festival con una Conversazione sullo Spazio. Alle ore 22.15 si terrà l’incontro Dialogo Lunare, un excursus sui temi legati alla Luna, da quelli religiosi fino ad arrivare agli aspetti più scientifici e psicanalitici con il rabbino Roberto della Rocca, la psicanalista Simona Argentieri e l’autore e astrofisico Gianluca Masi.     

    Il cinema sarà protagonista con due appuntamenti: il primo ai Giardini del Tempio, la notte della Cabbalà, con la proiezione del documentario realizzato nel 2012 da Churchill Roberts e Sandra Dickinson, The Last Flight of Petr Ginz, e il secondo domenica 23 dalle ore 21.30 all’Isola del Cinema, con il documentario “Stanley and Us”, dedicato a Stanley Kubrick. Il 24 giugno, a partire dalle ore 19.30, Antonio Monda e Katharina Kubrick saranno protagonisti dell’incontro Stanley and Me, un racconto personale ed emotivo del regista, al quale seguirà la proiezione del film “2001. Odissea nello spazio”.    

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