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    In campo per ricordare Alisa Coen

    Fair play e agonismo sono stati
    protagonisti della finale della seconda edizione del Memorial Alisa Coen z.l., torneo di calcio a
    cinque organizzato da Federico Spizzichino, Eitan Bondì, Gavriel Piazza O Sed,
    Gianluca Spizzichino e Ariel Di Porto, cinque ragazzi della Comunità Ebraica di
    Roma. L’iniziativa è nata nel 2019 per ricordare la giovane Alisa, diciottenne
    ebrea romana scomparsa prematuramente nel 2016.

    Preceduto da un minuto di raccoglimento
    prima del calcio d’inizio, in un campetto gremito di spettatori, Francia e
    Brasile, entrambe considerate tra le favorite, hanno giocato una partita
    combattuta sin dal primo minuto, pur sempre nel rispetto dell’avversario. 
    Dopo un primo tempo equilibrato, finito 1
    a 1, la squadra francese nel secondo tempo ha dilagato concludendo la partita
    con un sonoro 7 a 1, vincendo la partita e laureandosi così campioni della seconda
    edizione del Memorial. 
    Conclusa la partita è arrivato il momento
    delle premiazioni, precedute dai discorsi dell’assessore ai Giovani della
    Comunità Ebraica di Roma Raffaele Rubin, dei genitori di Alisa, Sabrina e
    Daniel Coen, e una piccola derashà del maskil Eitan Della Rocca.

    “È molto bello vedere più di cento
    ragazzi giocare nel ricordo di Alisa, ma è ancor più bello vedere come questa
    manifestazione abbia avuto anche un grosso seguito tra gli spettatori, che sono
    venuti a vedere le varie partite del torneo” ha detto l’assessore ai Giovani. 
    “Il Memorial per Alisa è una
    manifestazione in cui crediamo fortemente e che vogliamo far crescere e portare
    avanti negli anni – ha aggiunto – Voglio ringraziare i genitori di Alisa Coen e
    la fondazione in sua memoria, per aver creduto in questo progetto”. 
    “Credo che sia un modo meraviglioso per
    portare avanti la memoria di Alisa e ogni volta mi commuovo tantissimo a
    vedervi qui di nuovo tutti insieme in presenza, che è mancata tanto” ha
    affermato Sabrina Coen; infatti, il Memorial a causa del covid aveva subito uno
    stop forzato di 3 anni.

    “Il libro dei Proverbi dice: ‘In ogni
    strada che tu hai nella vita conosci D.’ Non devi essere solamente ebreo al
    tempio o a scuola quando studi, ma anche quando giochi a calcetto puoi essere
    ebreo, anche quando fai altre cose, come per esempio Alisa, a cui era tanto
    cara la musica” ha spiegato Eitan Della Rocca. “In ogni cosa, anche se non
    rientra per forza nella Torah, ci puoi mettere la Torah dentro e questo è
    quello che io, venendo qua, ho vissuto stasera” ha sottolineato e ha proseguito
    ricordando come questi gesti abbiano un grande valore, come l’amicizia e la
    fratellanza.

     

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