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    Limud in memoria del prof. Moshè Mario Lattes Z.L.

    di Carlotta Livoli

    Lunedì 21 dicembre alle ore 20:30 si è tenuto un limud online tramite l’app Zoom in memoria del prof. Moshè Mario Lattes Z.L.

    Hanno partecipato all’incontro di studio la presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Capo Rabbino di Roma Rav Riccardo Di Segni, Rav Gianfranco Di Segni ed il Dr. Andrea Yaakov Lattes.

    La presidente ha introdotto la serata porgendo saluti a tutti gli spettatori.

    A seguire, Rav Riccardo Di Segni ha tenuto una breve lezione di Torà riguardo la parashà della settimana, Vayiggash.

    Il Rabbino Capo ha scelto un brano di Bereshit Rabbà per commentare l’episodio dell’incontro tra Yosef ed i suoi fratelli avvenuto in Egitto. In particolare, si è soffermato sull’orazione tenuta da Yehudà, fratello maggiore di Yosef, a seguito della minaccia di quest’ultimo di trattenere Beniamin (il fratello più piccolo) come schiavo. 

    Rav Di Segni ha illustrato le diverse interpretazioni attribuite all’espressione “vayiggash”, letteralmente “si avvicinò”, con cui è introdotto il discorso di Yehudà.

    Rabbì Yehudà sostiene che con “vayiggash” si intenda avvicinarsi con intenzioni dure e decise, Rabbi Nechemià, invece, traduce come convincere con le buone maniere; mentre i maestri intendono l’espressione come avvicinarsi per la preghiera. Il Rabbino Capo ha spiegato come tutte le possibilità siano valide e che l’avvicinamento di Yehudà può, quindi, essere inteso come aggressivo, di bonario convincimento o di preghiera.

    Rav Gianfranco Di Segni ha, invece, scelto come argomento gli aspetti architettonici legati al primo e secondo Beth Hamiqdash con un focus sulla profezia di Ezechiele riguardo il Terzo Tempio proprio perché, come ha tenuto a precisare, il prof. Moshè Mario Lattes Z.L. teneva molto alla figura dell’architetto.

    Il Rav ha spiegato di come nella Torà il Mishkan (tabernacolo) sia descritto come di dimensioni abbastanza ridotte e con pareti fatte di stoffe e cortine per essere trasportato senza troppa difficoltà nel deserto durante tutte le tappe del popolo ebraico. Solo una volta stabiliti in una località fissa, si possono costruire strutture più elaborate.

    Rav Gianfranco Di Segni ha poi illustrato la struttura del Secondo Tempio per poi soffermarsi sulla profezia di Ezechiele riguardo il Terzo Tempio, di difficile interpretazione.

    Per concludere la serata, il figlio del prof. Lattes, il Dott. Andrea Yaakov Lattes, ha tenuto un breve discorso riguardo l’importanza dei valori, spiegando che ciò che rimane di una persona sono proprio i suoi valori e ciò che ha insegnato al prossimo. “Ci sono molti valori che non si possono misurare, come lo studio, che deve essere fine a se stesso e non è quantificabile”, ha spiegato il Dott. Lattes. Nonostante ad oggi la tendenza sia quella di rendere tutto misurabile, ci sono dei valori, come il rispetto per la famiglia ed i genitori, che devono essere sempre preservati con cura ed amore.

     

    Carlotta Livoli  

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