Skip to main content

Scarica l’ultimo numero

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Lotta al cancro: l’impegno dell’Istituto di ricerca israeliano Technion

    Giovedì sera presso il Pitigliani, l’Italian Technion Association ha organizzato un interessante evento con il Professor Yuval Shaked, docente del Dipartimento di Biologia Cellulare e Scienze del Cancro del Technion, per parlare della “Terapia del Cancro: Quando tra il bene e il male si prende una brutta piega”.

    Ad aprire la serata Edoardo Brauner, presidente dell’Italian Technion Association, associazione nata nel 2004 su impulso dell’istituto tecnologico israeliano con lo scopo di diffondere in Italia la conoscenza dell’università israeliana, favorire lo cambio accademico, il sostegno alle sue attività e l’accesso di giovani talenti ai corsi di studio attivi in Israele. L’evento con il professor Shaked è uno dei tradizionali incontri organizzati dall’associazione, a conclusione di un “anno pieno di soddisfazioni, che ha portato a numerose collaborazioni con i principali atenei italiani” sottolinea Brauner, ricordando inoltre che “lo scopo dell’associazione oltre a creare nuove collaborazioni e cercare di nuovi fondi, è anche lla ricerca di nuovi cervelli, di nuovi talenti”.

    Presente alla serata anche l’Ambasciatore dello Stato d’Israele in Italia, Dror Eydar il quale ha parlato di uno dei motivi di vanto per lo Stato d’Israele, “il Technion è un’istituzione scientifica straordinaria, fortemente legata alla rinascita del popolo d’Israele nella propria patria” continua ricordando che “oggi è difficile pensare alla storia del Paese senza il Technion, l’indipendenza infatti non si riduce alla sola dichiarazione, ma riguarda l’indipendenza di pensiero, anche scientifico, e in questo l’istituto ha un ruolo cruciale”.

    Ad introdurre il professore israeliano e la sua presentazione è proprio l’Ambasciatore, che parlando della lotta contro il cancro ha riassunto così lo studio di Shaked: “La guerra contro il male rinforza il male stesso, rendendolo più aggressivo e più pericoloso, ma anche il bene si rinnova e presto l’umanità troverà la cura a un male come il cancro”.

    Il professor Shaked ha spiegato infatti come la lotta contro uno dei peggiori mali presenti, il cancro, negli anni ha portato miliardi di dollari nella ricerca di una cura, ma nonostante ciò il tasso di mortalità è rimasto costante, ad oggi ci sono diverse modalità di trattamento del cancro: la chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia, fino alla più recente, la Target Therapy, quindi l’utilizzo della medicina di precisione.

    Come fatto notare dal docente israeliano, il costo delle terapie sono elevatissimi e alcune volte questi trattamenti portano benefici clinici abbastanza modesti, portando addirittura le cellule tumorali a diventare più aggressive alla fine dei trattamenti, questo perché paradossalmente il nostro organismo alimenta queste cellule malate, facendole crescere a dismisura, se non controllate in qualche modo. Nella ricerca di un trattamento ottimale contro il cancro, l’obiettivo del professore è quello di identificare e prevedere quali pazienti beneficeranno con maggiore probabilità di uno specifico trattamento, questo utilizzando dei farmaci già sviluppati e convertirli in farmaci anti-cancro.

    Quello che propone l’accademico israeliano è quello di ottimizzare l’utilizzo del trattamento della medicina di precisione, attraverso il processo ideato da Shaked attraverso l’analisi del sangue 24 ore dopo il primo trattamento, in meno di un giorno verranno forniti i risultati sulla base dei database approvati di proteine interagenti con le cellule tumorali, al fine così di correggere il tiro nel trattamento così da individuare e bloccare gli effetti collaterali silenti che portano ad una maggiore aggressività del cancro e quindi aumentare l’efficacia della Medicina di Precisione.

    A chiudere la serata la testimonianza di uno studente del Technion, laureatosi in ingegneria biomedica e che sta conseguendo una laurea in economia, Ilan Misano, rappresentante degli studenti italiani del Technion ed ex studente del Liceo Scientifico Renzo Levi, che ora sta portando avanti più di un progetto per portare in Italia macchinari medici prodotti in Israele. Ad introdurlo la Presidente Ruth Dureghello, che durante il periodo come Assessore alle Scuole ha riconosciuto il talento di questo ragazzo, considerando Ilan come “un esempio di come gli investimenti nella formazione portano solo ottimi risultati come la ricerca di nuovi talenti”.

    CONDIVIDI SU: