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    Nel libro di Piccirilli la ricostruzione della storia della deportazione di 2000 carabinieri

    “Carabinieri Kaputt!” è il libro scritto dal giornalista Maurizio Piccirilli per ricordare una storia poco nota, quella della deportazione di oltre 2.000 carabinieri avvenuta a Roma il 7 ottobre 1943, nove giorni prima della retata del ghetto ebraico. Dopo l’armistizio avvenuto l’8 settembre 1943, il generale Rodolfo Graziani, Ministro della difesa della Repubblica Sociale, intimò ai carabinieri di deporre le armi. Così, i tedeschi riuscirono ad imprigionarne oltre duemila, spediti poi nei lager perché considerati di ‘intralcio nell’operazione di deportazione degli ebrei di Roma’, così scritto in un telegramma indirizzato dalla Gestapo al colonnello Herbert Kappler, capo delle SS nella capitale. Storia, testimonianze dirette dei carabinieri che fecero ritorno, di cui una tratta da un diario di un Maresciallo sopravvissuto, le pagine ricordano “il giorno dell’infamia e del tradimento”.

    Il libro è stato presentato presso la Fondazione Museo della Shoah alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, e del Capo Ufficio Storico del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, Antonino Neosi. Intervenuti anche lo storico Matteo Stefanori ed il moderatore Amedeo Osti Guerrazzi, con i saluti del presidente CER, Ruth Dureghello, e di Mario Venezia presidente Fondazione Museo della Shoah.

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