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    Roma celebra la festa di Chanukkà senza celebrazioni collettive

    L’accensione della Channukkiah quest’anno assume una valenza ancora più importante, dato il periodo di pandemia che si sta attraversando. Per questo motivo, nonostante l’annullamento dei consueti appuntamenti collettivi al quartiere ebraico, in Piazza Barberini e in tante altre zone di Roma, le istituzioni comunitarie hanno comunque voluto celebrare la festa con un’accensione privata, appena fuori la libreria Kyriat Sefer. L’evento ha visto la partecipazione, oltre che del Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, della Presidente CER Ruth Dureghello, del VicePresidente Ruben Della Rocca e dell’Assessore alla Cultura Giordana Moscati, anche del Presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi, la quale, durante i discorsi istituzionali, ha soffermato l’attenzione sull’importanza di partecipare ad eventi liturgici della collettività, che nella difficoltà del momento costituiscono un inno alla speranza. 

    “La luce della channukkiah rappresenta la rinascita della città dopo la pandemia, e assume un valore ancora più importante e simbolico per il fatto che la comunità ebraica è la più antica della città.”

    “Questo è l’ennesimo esempio di resilienza che la comunità ebraica dimostra da secoli – aggiunge Della Rocca – E lo fa attraverso la propria cultura, accendendo la luce in un buio metaforico. Dobbiamo ripartire dal significato di questa festa: come non si è piegato il popolo ebraico nonostante le persecuzioni dei Greci, così non deve fare l’umanità in questo brutto momento.”

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