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    Sushi e Torah: il tempio Bet Michael si riempie di giovani

    Che sia il sushi, una partita di calcetto o una semplice cena, ogni occasione è buona per riunirsi e studiare tutti assieme Torah. Questa la chiave del successo del giovane morè Eitan Della Rocca, che da tempo ormai si circonda di amici, conoscenti e studenti in delle serate concordate per approfondire i precetti dell’ebraismo. Un’idea fattasi largo tra i giovani, che lo scorso mercoledì si sono recati al tempio Bet Michael di Roma per un incontro alternativo ed interessante: sushi e Torah. La serata ha riscosso un enorme successo, raccogliendo ben cento giovani, che hanno finalmente ritrovato quella convivialità rubata dalla pandemia.

     

    “È stato molto bello, non solo per la lezione o la cena, ma proprio perché c’erano tanti giovani insieme dopo molto tempo – ha detto il morè Eitan Della Rocca – Vedo la loro voglia di stare insieme, ed in un periodo così instabile, tra pandemia e guerra, la Torah è comunque una certezza su cui ci si incontra per un impegno comune. Anche la persona più lontana arriva ad un momento della sua vita in cui vuole prendersi un impegno ed avvicinarsi”.

     

    Il confronto, la discussione ed il dialogo, tutti gli elementi di cui l’ebraismo dispone per garantire progresso intellettuale delle giovani menti. Queste serate accorciano le distanze tra le persone. “Cerco sempre di stare vicino a loro così che loro si avvicinino di più alla Torah”.

     

    Il successo della serata, l’interesse dei giovani alla Torah, conferma quel verso del Talmud che dice: «Il mondo si regge sul respiro dei bambini che studiano». Un segno del retaggio religioso che viene tramandato «Le dor va dor», di generazione in generazione.

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