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    Cultura

    I 25 anni del Premio Adei Wizo: dal 2000 la narrativa ebraica parla agli italiani

    Quanti sono nel mondo i premi letterari che hanno l’ebraismo come soggetto? Se fate una ricerca non ne troverete più di una trentina, concentrati in Nord America e Israele. Se escludete la saggistica si riducono alla metà. Dovremmo essere orgogliosi che uno di questi sia in Italia e che abbia toccato il quarto di secolo. Un traguardo raggiunto dal Premio Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola in questa XXV edizione. La cerimonia di premiazione, il 7 maggio 2025 alla Sinagoga Centrale di Milano (ore 17), sarà anche un monumento alla caparbietà delle donne di questa Associazione che dal 2000 lavorano per diffondere, attraverso i libri, la consapevolezza che cultura, tradizioni e soprattutto i valori dell’ebraismo, sono parte della società civile in cui viviamo. Un compito possibile grazie anche al regolamento del Premio: dopo il vaglio di una giuria di qualità, i libri finalisti arrivano nelle mani di una giuria popolare formata da centinaia di lettrici, mentre per la sezione ragazzi sono gli studenti degli Istituti delle scuole superiori a scegliere i vincitori. Nel corso degli anni sono stati coinvolti più di 4000 giovani.

    È un compito prezioso di questi tempi, dopo che lo spietato attacco del 7 ottobre 2023 ha rimescolato le carte. “Già dall’edizione del 2024 è apparso chiaro che il Premio ha una missione imprescindibile – dichiara la Presidente Nazionale dell’ADEI WIZO Susanna Sciaky – non solo parlare di libri, ma mobilitare tutte le forze della cultura e della letteratura che possano far sentire la voce della verità nella lotta contro l’antisemitismo e l’antisionismo. Fenomeni che stanno travolgendo l’Occidente e che traggono la loro forza dall’ignoranza della storia e dall’incapacità di informarsi comprendendo le notizie. Per questo abbiamo voluto che l’Edizione del venticinquennale fosse di altissimo profilo, per numero e valore degli ospiti e per il messaggio destinato a lanciare”.

    Una promessa mantenuta. Non che le edizioni precedenti fossero carenti di personaggi illustri e sedi altrettanto prestigiose per l’Italia, ma l’elenco del parterre che troveremo il 7 maggio a Milano sarà notevole, a cominciate dall’ospite d’onore: Antonio Caprarica, volto che nell’immaginario degli italiani è legato alle brillanti corrispondenze per il Tg1 RAI da Medioriente, Mosca, Parigi e Londra. Nel programma anche Sergio Della Pergola, uno dei massimi esperti di statistica a livello mondiale e da sempre vicino a questo evento, insieme alla sorella Mara, nel ricordo della madre Adelina, alla quale è dedicato il Premio, e Rav Alfonso Arbib, Rabbino Capo di Milano.

    Uno spazio speciale è quello dedicato agli scrittori, riuniti in una tavola rotonda condotta dalla giornalista Fiona Diwan. Presenti in Sinagoga tutti i finalisti di questa Edizione: Gaëlle Nohant, vincitrice del Premio con il suo ‘L’archivio dei destini’, Tamar Weiss Gabbay, autrice de ‘La meteorologa’, Enrico Franceschini, autore di ‘La Mossa Giusta’ e, per la Sezione Ragazzi, Raffaele Genah, vincitore con ‘Notturno libico’ e Raffaella Romagnolo, autrice di ‘Aggiustare l’universo’. Collegato da Israele sarà presente anche Eshkol Nevo che con Legami ha ottenuto la Menzione Speciale della Giuria.

    Un’occasione davvero unica per avvicinare questo tipo di autori e di letteratura altrimenti quest’anno vi tocca cercare uno degli altri 15 premi sul Pianeta.

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