
Il commissario tecnico della nazionale israeliana di calcio, Ran Ben Shimon, è stato aggredito fisicamente ad Atene la scorsa settimana da un attivista pro-palestinese. L’episodio è avvenuto giovedì, poche ore prima del match di UEFA Conference League tra l’Hapoel Be’er Sheva e l’AEK Atene, e si inserisce in un preoccupante crescendo di episodi anti-israeliani recentemente registrati in Grecia.
Ben Shimon e il suo assistente, Gal Cohen, stavano passeggiando per le vie della capitale greca parlando in ebraico, quando un giovane si è avvicinato iniziando a inveire contro Israele. Non ricevendo risposta, l’uomo ha aggredito fisicamente Ben Shimon, spingendolo. Solo l’intervento di alcuni passanti ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.
“L’incidente è stato gestito rapidamente ed efficientemente – ha dichiarato Ben Shimon ai media israeliani – ma resta l’amarezza per l’ignoranza di chi ci ha aggredito. Non credo sapesse nemmeno chi fossimo. Probabilmente è bastato sentire l’ebraico per attaccarci. Sono orgoglioso di rappresentare Israele ovunque, e non sarà certo questo a fermarmi”. Anche l’assistente Cohen ha raccontato la tensione vissuta: “Ci siamo resi conto che il ragazzo non era solo. Qualsiasi reazione avrebbe potuto far esplodere la situazione. Abbiamo preferito allontanarci rapidamente salendo su un taxi”.
Durante la partita, i tifosi dell’AEK hanno esposto numerose bandiere palestinesi e intonato cori violenti contro Israele. In diversi video diffusi sui social, si sentono slogan come “F*** you Israel” e “Viva Palestine” risuonare nello stadio del club greco.
Ma l’aggressione al commissario tecnico non è un caso isolato. Sabato scorso, un turista israeliano è stato gravemente ferito sulla spiaggia di Bolivar, nei pressi di Atene, da un uomo che, dopo aver gridato “I am Hamas” e “Damn Israel”, gli ha morso un orecchio staccandogliene una parte. Secondo quanto riportato da Ynet, l’aggressore – presumibilmente un migrante siriano – è stato arrestato, mentre il Ministero degli Esteri israeliano ha confermato di essere in contatto con le autorità greche. Pochi giorni prima, un gruppo di adolescenti israeliani era stato accerchiato e insultato sull’isola di Rodi. In un altro episodio, una crociera battente bandiera israeliana è stata bloccata al porto dell’isola di Syros da manifestanti filo-palestinesi, costringendo la nave a deviare verso Cipro. Anche ad Atene si sono registrati episodi simili: due cittadini israeliani sono stati accoltellati in un centro commerciale, presumibilmente dopo essere stati identificati per la lingua parlata.
Il Ministro della Cultura e dello Sport israeliano, Miki Zohar, ha condannato con forza quanto accaduto, lanciando un appello al governo greco: “È preoccupante vedere questa escalation di antisemitismo in un Paese con cui Israele ha sempre avuto ottime relazioni. Confido nelle autorità greche affinché agiscano con fermezza contro queste espressioni d’odio”.