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    EUROPA

    Parigi: convegno sulla storia ebraica boicottato da accademici

    Il Museo d’Arte e di Storia dell’Ebraismo di Parigi (MAHJ) avrebbe dovuto ospitare il 15 settembre un simposio dal titolo “Les histoires juives de Paris“, dedicato alla storia e alla presenza ebraica nella capitale francese. A pochi giorni dall’apertura, cinque studiosi francesi hanno però annunciato la loro decisione di non partecipare, suscitando forti reazioni da parte degli organizzatori.

    Secondo quanto riportato da Le Monde, le motivazioni addotte dagli accademici sono diverse. Alcuni hanno espresso riserve sulla presenza di una dottoranda il cui viaggio era sostenuto da un programma dell’Università Ebraica di Gerusalemme, considerato da alcuni come un legame indiretto con le politiche del governo israeliano. Altri hanno giustificato la scelta con riferimento al conflitto in corso a Gaza, ritenendo che la loro partecipazione potesse essere interpretata come una forma di sostegno implicito a Israele. Non tutti, tuttavia, hanno fornito spiegazioni precise.

    Il museo, attraverso una nota ufficiale, ha denunciato l’accaduto come un “boicottaggio senza precedenti”, sottolineando che dall’apertura dell’istituzione non si era mai verificato un ritiro collettivo di questa natura. La direzione del MAHJ ha rimarcato il rischio che un simile episodio finisca per compromettere la libertà accademica e la possibilità di sviluppare collaborazioni scientifiche internazionali.

    L’episodio evidenzia la crescente polarizzazione che il conflitto israelo-palestinese sta generando anche al di fuori del Medio Oriente, incidendo sulle dinamiche del mondo culturale e universitario europeo. La cancellazione di cinque interventi non impedirà lo svolgimento del colloquio, ma pone interrogativi sul futuro di iniziative simili: fino a che punto la pressione politica e le sensibilità legate a contesti internazionali possono condizionare la ricerca storica e il dibattito accademico?

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