Tata algerina accusata di avvelenare famiglia di ebrei. Va a processo

Michelle Zarfati | 09-12-2025

Una donna algerina di 42 anni, originaria di Parigi, è stata denunciata per aver cercato di avvelenare la famiglia di ebrei per cui lavorava. Secondo l’accusa, nel gennaio 2024 la donna — che aveva in custodia i bambini di 2 e 7 anni — avrebbe versato un detergente per WC a base di candeggina nei pasti della famiglia. A riportare la notizia il notiziario Ynet.
La donna avrebbe contaminato i prodotti cosmetici della madre e una bottiglia di vino etichettata “Jerusalem”. Quando la polizia ha perquisito il cellulare della donna, ha scoperto ricerche come “vittime dicembre 2023”, “ebrei barbarici” e “usanza religiosa ebraica”. Sulla sua pagina Facebook c’erano post riguardanti il conflitto israelo-palestinese. I bambini hanno riferito che la donna li interrogava sulle tradizioni ebraiche e che una volta avevamo visto la tata “colpire le mezuzà” ripetutamente; la bambina ha anche detto di averla vista “versare una sostanza schiumosa nel cibo, dicendo che era punizione e avvertimento”.
Il giorno prima della denuncia, la madre aveva notato la presenza di schiuma nel succo d’uva e un odore di candeggina nel vino. “La pasta e il whisky avevano un odore simile al profumo e quando mi sono tolta il trucco gli occhi bruciavano”, ha dichiarato la donna. Le analisi chimiche hanno rilevato alte concentrazioni di glicole polietilenico nel vino, nel succo e nella pasta, sostanza che potrebbero causare seri danni all’apparato digerente.
L’avvocato della difesa sostiene che dietro l’accusa ci sarebbe una disputa economica: secondo lui le sostanze si trovavano solo nei prodotti destinati ai genitori, non ai bambini. L’avvocato della famiglia invece ha affermato che il caso riflette la forte impennata di attacchi antisemiti dopo l’attacco terroristico del 7 ottobre, dichiarando che la donna avrebbe agito “sotto l’effetto di propaganda anti-israeliana” e che l’odio era rivolto proprio verso la famiglia in quanto di religione ebraica.