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    ISRAELE

    Congresso Sionista Mondiale: la ‘Voce delle generazioni’ risuona a Gerusalemme

    È stata un’inaugurazione intensa e piena di significato quella del 39° Congresso Sionista Mondiale (WZC), che si è aperto ieri sera al Jerusalem International Conference Center e che si terrà fino al 30 ottobre. Sul palco, l’artista Yuval Raphael ha emozionato la platea con la sua interpretazione di ‘New Day Will Rise’. Poi, in un momento di pura partecipazione collettiva: bambini, soldati e giovani dei movimenti sionisti hanno intonato insieme l’Hatikva, l’inno nazionale d’Israele, sventolando bandiere tra applausi e commozione.
    Il titolo del Congresso “Voce delle generazioni” ha trovato pieno significato nell’evento. Non solo un tema istituzionale, ma un richiamo profondo alla continuità: generazioni diverse, unite da un’unica identità e da una stessa speranza. Nel corso delle giornate, leader e delegati provenienti da tutto il mondo discuteranno del futuro del movimento sionista, tra sfide globali, educazione, sicurezza e unità del popolo ebraico. Durante il congresso, delegati e giovani provenienti da ogni parte del mondo si uniranno in un dialogo fra passato, presente e futuro del sionismo mondiale.
    Il Presidente israeliano Isaac Herzog, aprendo i lavori, ha richiamato con forza l’impegno comune per “riunire il popolo ebraico e riportare tutti gli ostaggi a casa”. Le sue parole hanno trovato eco nei volti dei delegati e nelle discussioni che hanno animato le sessioni del congresso. Fondato da Theodor Herzl nel 1897, il Congresso Sionista Mondiale è oggi il principale organismo rappresentativo del movimento sionista. L’edizione 2025 ha riunito 525 delegati, di cui il 38% provenienti da Israele, il 29% dagli Stati Uniti e il 33% dal resto della diaspora. La “Voce delle generazioni” non è stato dunque solo il titolo di un evento, ma la promessa che, davvero, un nuovo giorno potrà sorgere.

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