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    ISRAELE

    Gaza, il video che svela la farsa: Hamas inscena la restituzione di un ostaggio

    Alcuni filmati ripresi da un drone a Gaza mostrano terroristi di Hamas intenti ad inscenare la restituzione delle spoglie dell’ostaggio israeliano Ofir Tzarfati collocando un sacco bianco in una fossa, coprendolo con sabbia e convocando poco dopo rappresentanti della Croce Rossa.
    Secondo le immagini, alle 16:07 (orario indicato dal drone), alcuni membri di Hamas prelevano un sacco bianco da un edificio e lo posizionano in una fossa già scavata sul luogo. Poi vi gettano sopra della sabbia e se ne allontanano. Due minuti dopo, un trattore arriva, raccoglie sacco e sabbia con la pala, e li sposta in una posizione vicina. Alle 16:13, vengono condotti sul posto rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa: il trattore abbassa sabbia e sacco al suolo, e gli operatori della Croce Rossa assistono mentre i membri di Hamas ri-scoprono il sacco, documentando la scena anche con riprese video.

    Le autorità israeliane hanno descritto quanto avvenuto come una messa in scena cinica e una chiara violazione dell’accordo di cessate il fuoco fra Israele e Hamas. In base al patto, Hamas avrebbe dovuto restituire tutti gli ostaggi — vivi e deceduti — detenuti nella Striscia di Gaza. Negli ultimi giorni, Hamas aveva affermato di non conoscere l’ubicazione dei resti di tutti gli ostaggi deceduti. Tuttavia, secondo le autorità israeliane, i video appena pubblicati contraddicono questa versione: mostrano che il gruppo non solo sapeva dove fossero le spoglie di Tzarfati, ma confermano la supposizione di una messa in scena una restituzione orchestrata.

    “Il fatto che ci sia una documentazione completa di ciò che hanno fatto contribuisce a costruire legittimità – ha detto un funzionario israeliano a Ynet – Abbiamo dato loro un’opportunità, e loro ci hanno ingannati”. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato i principali esponenti della sicurezza e della diplomazia per discutere la violazione da parte di Hamas dell’accordo e valutare possibili contromisure contro l’organizzazione terroristica. Stando a fonti israeliane, si stanno valutando tre opzioni principali: ridurre gli aiuti umanitari verso Gaza — una misura che potrebbe incontrare opposizione da parte degli Stati Uniti; estendere il controllo diretto delle Forze di Difesa israeliane (IDF) su maggiori aree della Striscia, al di là del confine attuale — una proposta che potrebbe essere accettabile per gli Stati Uniti; oppure riprendere le ostilità — rischio che potrebbe compromettere l’intero schema di cessate il fuoco. Un funzionario israeliano ha inoltre dichiarato che i servizi d’intelligence hanno rilevato che Hamas si starebbe preparando all’ingresso di giornalisti stranieri nella Striscia e programmazione di ulteriori campagne propagandistiche con civili: “Abbiamo scoperto che Hamas sta organizzando donne e bambini per una campagna simile alla cosiddetta campagna della fame — hanno persino fatto audizioni per persone da impiegare come attori, e ci sono individui che circolano con fasciature false”.

    Tzarfati, ucciso durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, non rientra tra i 13 ostaggi morti le cui spoglie sono ancora trattenute a Gaza. Parti del suo corpo erano state restituite a Israele alla fine del 2023, e ulteriori resti sono stati recuperati nel 2024. Secondo le autorità israeliane, i nuovi documenti video rafforzano la posizione di Israele secondo cui Hamas ha deliberatamente violato sia lo spirito sia le clausole formali dell’accordo di cessate il fuoco, continuando contemporaneamente a manipolare i meccanismi umanitari internazionali per fini politici.

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