Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    Gerusalemme, scoperto un ciondolo in piombo con menorah d’epoca bizantina

    È una scoperta che getta una nuova luce sulla presenza ebraica a Gerusalemme durante il periodo tardo-bizantino, un’epoca in cui agli ebrei era formalmente proibito entrare nella città.
    Si tratta di un ciondolo in piombo, risalente a circa 1300 anni fa, decorato con la menorah su entrambi i lati e rinvenuto nel Parco Archeologico William Davidson di Gerusalemme durante uno scavo condotto dall’Israel Antiquites Authority (IAA), in collaborazione con la City of David Foundation e la Company for the Restoration and Development of the Jewish Quarter.
    La scoperta è stata fatta da un’operatrice che, come racconta, si è accorta di qualcosa di insolito tra le pietre: “Ho notato qualcosa di grigio e quando l’ho raccolto, ho visto la menorah. Ho capito subito che fosse qualcosa di speciale. Mi ha emozionato profondamente”. Il pendente è stato trovato tra le rovine di un edificio tardo-bizantino, sepolto sotto uno strato di riempimento spesso circa otto metri.
    Realizzato in piombo puro al 99% e con un anello per appenderlo, l’oggetto raffigura la menorah a sette bracci, identica su entrambi i lati, incorniciata da un bordo circolare. Un lato è ben conservato, mentre l’altro presenta segni del tempo con una patina naturale.

    Questo manufatto, risalente al VI – inizi del VII secolo, è probabilmente parte di una collana appartenuta a un visitatore o a commerciante ebreo che, nonostante i divieti imperiali, si recò a Gerusalemme. “Negli ultimi anni, le prove archeologiche hanno dimostrato che, nonostante tutti i divieti e le difficoltà imposte, gli ebrei hanno trovato il modo per arrivare a Gerusalemme, ed è probabile che alcuni si siano addirittura stabiliti lì”, ha affermato il dott. Yuval Baruch, che conduce gli scavi da oltre 25 anni.
    Il materiale e il design del pendente sono estremamente insoliti: “Sebbene siano conosciute raffigurazioni della menorah su vetro e vari metalli, un pendente in piombo puro con questo simbolo è praticamente unico – spiegano i ricercatori dell’IAA – La doppia raffigurazione della menorah ne sottolinea la profonda importanza simbolica e il legame duraturo con la memoria del Tempio, molto tempo dopo la sua distruzione”.
    In effetti, solo un altro pendente in piombo con il simbolo della menorah è conservato al Walters Art Museum di Baltimora: ciò rende il ritrovamento di Gerusalemme straordinariamente raro.
    Il ciondolo è qualcosa di più di un semplice gioiello decorativo. “Questo oggetto è un emblema personale di memoria e identità – ha spiegato il dott. Baruch – Il piombo, un materiale comunemente utilizzato per gli amuleti all’epoca, suggerisce che fosse indossato più come protezione o per significato spirituale, che come ornamento”.

    CONDIVIDI SU: