
Israele ha annunciato la creazione di tre centri per la distribuzione degli aiuti umanitari a Rafah. Secondo quanto riportato da Galei Tzahal, verranno istituiti tre centri di distribuzione in un’area situata tra i corridoi di Morag e Filadelfia, attualmente sotto il pieno controllo dell’IDF.
L’iniziativa mira a trasformare Rafah nel fulcro logistico per la consegna degli aiuti umanitari destinati all’intera Striscia di Gaza. Uno degli obiettivi principali è agevolare il trasferimento dei civili dalle zone settentrionali, più colpite dai combattimenti, verso il sud della Striscia, in condizioni di maggiore sicurezza.
Il piano prevede che ogni famiglia registri un proprio rappresentante, l’unico autorizzato a recarsi presso i centri di distribuzione per ritirare razioni alimentari in quantità misurata e destinata esclusivamente al proprio nucleo familiare. In base alle stime elaborate dal sistema di sicurezza israeliano, una famiglia media a Gaza necessita di circa 70 kg di alimenti a settimana per garantire la sopravvivenza. La distribuzione sarà gestita tramite un sistema formale di registrazione, coordinato da organizzazioni non profit e aziende private statunitensi. L’intento è quello di evitare che gli aiuti finiscano nelle mani di Hamas, come accaduto in passato quando miliziani del gruppo armato si sono impossessati di interi convogli.
Con questa nuova strategia, Israele punta a garantire una risposta umanitaria concreta alla crisi in corso, riducendo al contempo i rischi che il sostegno internazionale venga manipolato o usato per scopi militari.
“Crediamo che questo sistema sia il modo più efficace per garantire che gli aiuti raggiungano davvero i civili e non diventino uno strumento nelle mani di Hamas”, ha dichiarato una fonte della sicurezza israeliana.