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    ISRAELE

    Israele: evacuato l’aeroporto Ben Gurion e scuole chiuse

    Dopo l’attacco contro obiettivi militari in Iran da parte dell’aviazione israeliana, il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale, temendo una rappresaglia diretta da parte di Teheran. In un clima teso, l’aeroporto Ben Gurion è stato evacuato e tutto il traffico aereo è stato sospeso, mentre scuole e istituzioni educative rimarranno chiuse fino a nuovo ordine.
    Le autorità israeliane hanno imposto una serie di misure drastiche: eventi pubblici cancellati, incluso il Pride di Tel Aviv, uno degli appuntamenti più partecipati dell’anno; ospedali allertati, con reparti spostati in aree protette o sotterranee; mobilità limitata in tutto il Paese. La Difesa Civile ha invitato la popolazione a prepararsi all’eventualità di un attacco missilistico, consigliando di rifugiarsi in bunker, cantine o stanze interne senza finestre. In diverse città, la popolazione ha reagito affollando supermercati e farmacie, tra timori crescenti e una tensione palpabile. Sirene d’allarme sono risuonate già nella notte, offrendo solo pochi minuti di preavviso in caso di minaccia in arrivo.
    Nel frattempo, l’esercito israeliano ha rafforzato la sua presenza in Cisgiordania, chiudendo l’accesso a numerosi centri abitati palestinesi e predisponendo misure straordinarie anche lungo i confini settentrionali. Il governo israeliano resta in allerta massima, mentre la comunità internazionale guarda con preoccupazione all’escalation. In gioco non è solo la sicurezza nazionale, ma la stabilità di un’intera regione già scossa da mesi di tensioni e violenze.

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