Israele si prepara al ritorno degli ostaggi

Mentre Israele si prepara ad accogliere il rilascio dei venti ostaggi vivi e la restituzione dei resti di ventotto altri prigionieri nella Striscia di Gaza, dietro le quinte cresce la preparazione. Secondo Ynet News, diversi ospedali israeliani si stanno attrezzando per la gestione dei ricoveri.

Parallelamente, come riporta il Jerusalem Post, le autorità israeliane hanno messo in allerta strutture mediche, forze di sicurezza e personale psicologico per garantire un’accoglienza immediata “in qualsiasi momento”. I preparativi fanno parte dell’accordo di cessate il fuoco raggiunto con Hamas, ottenuto attraverso la mediazione di Stati Uniti, Egitto e altri Paesi arabi.

Allo Sheba, si prevede l’arrivo di 11 ostaggi, mentre i restanti verranno distribuiti tra il Sourasky Medical Center e il Rabin Medical Center. Le autorità ribadiscono che le assegnazioni tengono conto delle esigenze mediche e dei legami familiari. Secondo quanto riporta il Jerusalem Post, il percorso resta complesso: il premier israeliano ha dichiarato che il rilascio “potrebbe avvenire da un momento all’altro”, mentre si attendono ulteriori sviluppi sul fronte diplomatico dopo le recenti pressioni di Washington e del presidente Donald Trump per un piano di pace più ampio.

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