
L’esercito israeliano si è scusato per l’incidente a Jenin, durante la visita di una delegazione diplomatica, dicendosi “rammaricato” per aver sparato colpi di avvertimento in aria “e aver provocato l’inconveniente”. Israele ha inoltre promesso piena collaborazione per chiarire i dettagli dell’accaduto e garantire che simili episodi non si ripetano.
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto su X : “Ho dato disposizione al Segretario generale del ministero degli Esteri di convocare l’ambasciatore di Israele a Roma – Jonathan Peled – per avere chiarimenti ufficiali su quanto accaduto a Jenin”.
Secondo quanto riportato in una nota ufficiale, l’ingresso della delegazione – che comprendeva anche funzionari italiani – era stato preventivamente coordinato con le autorità israeliane. Un percorso sicuro era stato concordato e comunicato, ma, a seguito di una deviazione non autorizzata dal tragitto concordato, i soldati israeliani presenti nella zona – considerata area operativa attiva – hanno sparato colpi di avvertimento per allontanare i veicoli. Nessuno è rimasto ferito e non si sono registrati danni.
Dopo che è stato chiarito che si trattava di una delegazione diplomatica, l’IDF ha avviato un’indagine preliminare e ha ribadito il proprio rammarico per quanto accaduto. Il comandante della Divisione di Giudea e Samaria, generale di brigata Yaki Dolf, ha esaminato l’incidente, mentre il capo dell’Amministrazione Civile, generale di brigata Hisham Ibrahim, ha ordinato contatti diretti con i rappresentanti dei Paesi coinvolti.