
L’Idf e lo Shin Bet hanno annunciato il recupero dei corpi di due ostaggi nella Striscia di Gaza, tra cui quello di Yair Yaakov, padre di tre figli, rapito e ucciso durante l’attacco di Hamas il 7 ottobre. L’identità del secondo ostaggio non è stata ancora resa pubblica. L’operazione è stata condotta dalla 36ª Divisione dell’IDF nell’area di Khan Younis, nel sud della Striscia, grazie alla cooperazione tra il Comando Meridionale, lo Shin Bet, la Direzione dell’intelligence militare e l’Unità per gli Ostaggi.
I corpi sono stati trasferiti al Centro Nazionale di Medicina Forense di Tel Aviv per l’identificazione, in coordinamento con la Polizia israeliana. L’Unità per gli Ostaggi e le Persone Scomparse ha poi informato le famiglie e la comunità di Nir Oz, il kibbutz da cui Yaakov era stato rapito. A dare la notizia sono stati i suoi figli, Yagil e Or, entrambi liberati nel novembre 2023 durante il primo accordo per il rilascio degli ostaggi. In un post su Instagram, Yagil ha scritto: “Papà, ti amo. Non so ancora come reagire. È straziante dirlo, ma sto già aspettando il tuo funerale. Grazie all’IDF e allo Shin Bet per averlo riportato indietro. Spero che gli altri torneranno con un accordo che non metta in pericolo i soldati”. Anche Or ha voluto esprimere il suo dolore con poche, intense parole: “Papà, finalmente sei qui”. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha elogiato l’operazione, ribadendo l’impegno del governo nel riportare a casa tutti gli ostaggi, vivi o caduti. “Ringrazio i combattenti e i comandanti per un’altra missione riuscita. Non ci fermeremo finché tutti non saranno tornati,” ha dichiarato.
Yair Yaakov era stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre tentava di bloccare la porta della stanza sicura nella sua abitazione a Nir Oz. Il suo corpo era stato poi trascinato nella Striscia di Gaza insieme alla compagna Merav Tal e ai due figli minori, successivamente liberati. La figlia maggiore, Shir, non si trovava in casa al momento dell’attacco. Yaakov è l’ultimo in ordine di tempo tra gli ostaggi di Nir Oz i cui resti sono stati recuperati dalle forze israeliane. Nelle scorse settimane erano già stati ritrovati i corpi di Gad Haggai e Judi Weinstein-Haggai, coppia assassinata il 7 ottobre, e di Nattapong Pinta, ucciso durante la prigionia.
Secondo le autorità israeliane, sono ancora 52 gli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza, di cui almeno 20 confermati ancora in vita.