
Un missile, lanciato dall’Iran, ha colpito venerdì mattina un quartiere residenziale nel cuore di Be’er Sheva, provocando gravi danni a diversi edifici, ma senza causare vittime. L’attacco arriva a meno di 24 ore dal precedente bombardamento che aveva preso di mira l’ospedale Soroka, segno di una crescente escalation militare nella regione.
Secondo le autorità israeliane, l’ordigno ha colpito in pieno un edificio civile, distruggendo l’intera facciata e danneggiando gravemente veicoli e abitazioni circostanti. Le squadre di emergenza del Magen David Adom (MDA) sono intervenute rapidamente sul posto: nessun morto né dispersi, ma alcune persone sono rimaste ferite in modo lieve durante la fuga verso i rifugi antiaerei. “Abbiamo evacuato con successo tutti i residenti dell’edificio colpito” ha dichiarato il comandante della polizia locale, Kfir Solomon. “Alcuni erano rimasti bloccati nelle stanze blindate, ma sono stati messi in salvo. Questo dimostra quanto siano cruciali le misure di protezione civile”.
I vigili del fuoco hanno lavorato per domare le fiamme divampate tra le auto colpite dall’esplosione, mentre le squadre di soccorso perlustravano gli appartamenti distrutti. Intorno all’area, il Comune ha allestito centri di accoglienza temporanei per le famiglie sfollate. Sul posto operano anche psicologi e assistenti sociali, nel tentativo di fornire un primo supporto emotivo alle persone colpite dal trauma.
Drammatiche le testimonianze dei residenti. “Abbiamo sentito un’esplosione tremenda. Siamo vivi solo grazie alla stanza blindata.- ha raccontato una donna con il figlio piccolo – La casa è completamente distrutta”. Un’altra residente ha riferito che la finestra della camera protetta è esplosa: “L’intero appartamento è ridotto a pezzi, ma il rifugio ci ha salvato”. Poche ore dopo l’attacco, le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato la responsabilità, sostenendo di aver preso di mira un “sito Microsoft” nella zona, che secondo loro opererebbe per conto dell’intelligence israeliana. L’Iran ha parlato apertamente di un’operazione diretta contro infrastrutture legate a tecnologia, difesa e intelligenza artificiale.
L’attacco a Be’er Sheva segna un nuovo, pericoloso livello nel confronto diretto tra Iran e Israele. La popolazione civile, ancora una volta, si ritrova al centro di un conflitto che rischia di allargarsi ulteriormente. Le autorità israeliane restano in allerta, temendo ulteriori attacchi nelle prossime ore.