
Poco dopo le 7:00 di questa mattina, l’IDF ha identificato tra i 20 e i 30 missili balistici lanciati dall’Iran. Tra i bersagli, l’ospedale Soroka, il principale centro medico del Negev, che ha subito gravi danni. Le prime immagini e le testimonianze riportano il crollo di edifici interni, come il refettorio, e l’evacuazione d’urgenza di pazienti e personale sanitario.
Secondo la polizia, inizialmente si temeva una perdita di materiali pericolosi in uno dei piani superiori dell’ospedale. Fortunatamente l’allarme è poi rientrato. Le squadre di soccorso hanno lavorato per trarre in salvo persone rimaste intrappolate, tra cui coloro che erano rimasti chiusi in un ascensore, mentre l’intera struttura veniva evacuata e dichiarata insicura. “Non è rimasto nulla del palazzo. L’acqua scorre ovunque, il soffitto è crollato, il caos è totale”, ha raccontato Ilanit, presente sul posto. “Siamo stati evacuati sul prato, ma non sappiamo quanto siamo al sicuro”. Decine le testimonianze dei presenti al momento dell’esplosione. “Tutto è crollato all’improvviso. Le pareti, il soffitto. Siamo volati via” ha raccontato un paziente del pronto soccorso.
Il presidente Isaac Herzog ha espresso solidarietà al personale medico e ai cittadini colpiti: “Un neonato in terapia intensiva. Una madre al suo fianco. Un medico che corre tra i letti. Un anziano in una casa di riposo. Questi sono stati gli obiettivi dell’attacco iraniano di questa mattina. Soroka è un simbolo di coesistenza e di umanità. I suoi medici, ebrei e arabi, lavorano insieme per curare. Oggi tutto questo è stato colpito”.
Secondo il Magen David Adom (MDA), almeno 23 persone sono rimaste ferite in tutto il Paese: tre in modo grave, mentre oltre venti hanno riportato ferite lievi. A Holon due persone sono in gravi condizioni, mentre a Ramat Gan dodici individui hanno subito lesioni leggere. L’impatto ha causato anche danni strutturali importanti a edifici residenziali, alcuni dei quali a rischio crollo. 26 feriti sono stati evacuati negli ospedali di Wolfson, Beilinson, Sheba e Ichilov. Le autorità stanno ancora verificando la presenza di eventuali dispersi tra le macerie.
Il regime iraniano ha sostenuto di aver mirato a una base militare vicina all’ospedale. Tuttavia, le autorità israeliane respingono questa versione. La Vice Ministra degli Esteri Sharren Haskel ha commentato su X: “L’Iran ha colpito deliberatamente un ospedale. Questo è un crimine di guerra. Il mondo deve intervenire”. Nel frattempo, l’Unità di risposta psicotraumatica di United Hatzalah è operativa nelle zone colpite per supportare i civili in stato di shock.
L’IDF e il Comando del Fronte Interno hanno ribadito alla popolazione l’obbligo di rifugiarsi immediatamente nei luoghi protetti al suono delle sirene e di non lasciarli senza un ordine esplicito.