
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato che l’Iran ha lanciato oltre 100 droni contro Israele. L’attacco arriva in risposta all’operazione aerea su larga scala condotta da Israele nelle scorse ore, durante la quale oltre 200 caccia israeliani hanno colpito più di 100 obiettivi in territorio iraniano.
Secondo il portavoce militare dell’IDF, il generale di brigata Effie Defrin, le forze israeliane stanno lavorando per intercettare i droni in volo, noti in ebraico come “katbamim”. I velivoli senza pilota, decollati dall’Iran, impiegherebbero fino a sette ore per raggiungere Israele, e alcuni sono già stati avvistati sorvolare l’Iraq, suggerendo un arrivo imminente, salvo intercettazioni da parte dell’Aeronautica israeliana.
L’operazione israeliana, denominata “Rising Lion”, ha avuto come obiettivo figure chiave dell’apparato militare iraniano. L’Iran ha reagito prontamente. In un discorso trasmesso venerdì mattina, la Guida Suprema Ali Khamenei ha affermato che il paese si trova ora in stato di guerra, accusando Israele di aver colpito aree residenziali e promettendo una “dura punizione” contro “il regime sionista”.
Un alto ufficiale dell’IDF ha avvertito che la risposta iraniana potrebbe includere missili balistici da una tonnellata: “Questo è il prezzo da pagare affinché i nostri figli possano continuare a vivere qui. Quello che stiamo facendo ha un’importanza storica”.
L’intercettazione dei droni iraniani in volo sarà cruciale per determinare l’evoluzione delle prossime ore. La situazione resta fluida, ma una cosa appare certa: la regione è entrata in una nuova fase di alta instabilità, non senza il rischio di un conflitto su vasta scala.