
Lunedì 25 agosto, 10.000 giovani ebrei di oltre trenta Paesi si connetteranno simultaneamente per prendere parte al più grande evento di speed-dating ebraico mai realizzato. Si tratta di The Met\@Chabad Largest Global Dating Event ed è molto più di un esperimento sociale: è la punta di diamante di una rete globale di matchmaking guidata da oltre mille rabbini e rebbetzin Chabad, sostenuta da un algoritmo sviluppato in collaborazione con ricercatori di Yale e con la tecnologia del quartier generale Chabad.
In un’epoca segnata dalla “swipe fatigue” delle app di incontri, l’iniziativa propone un’alternativa radicale: incontri online, selezionati e radicati nei valori ebraici, con partecipanti verificati e presentati dai leader locali delle comunità ebraiche. “Non ci sono bot, non ci sono ghosting: solo persone reali che cercano relazioni autentiche” spiegano gli organizzatori.
La data non è casuale. Dopo l’attacco del 7 ottobre e la guerra che ne è seguita, molti giovani ebrei hanno espresso un nuovo bisogno di costruire case e famiglie ebraiche solide. “I ragazzi ci ripetono la stessa frase: voglio qualcuno che condivida i miei valori” ha raccontato il rabbino Mendy Kotlarsky, presidente di Chabad Young Professionals International. “Questa iniziativa dà voce a quella ricerca”.
L’evento avverrà a Rosh Chodesh Elul, il primo giorno del mese ebraico che precede le festività solenni, ovvero Rosh Hashanà (il Capodanno Ebraico), Kippur e Sukkot. Non solo un’occasione romantica, ma anche un richiamo spirituale, ispirato al versetto tradizionale: “Io sono del mio amato e il mio amato è per me”. Ogni partecipante prenderà parte a una serie di mini-incontri virtuali di 9 minuti, selezionati dall’algoritmo e seguiti dai rabbini locali. Una vera rivoluzione del matchmaking, con il vecchio shtetl che incontra l’intelligenza artificiale: shidduchim tradizionali che, con strumenti del XXI secolo, aiutano a realizzare il sogno più antico — trovare l’anima gemella e costruire una casa ebraica.