
Negli ultimi giorni, un numero inusualmente alto di squali manta, squali balena e balenottere è stato avvistato nel Golfo di Eilat. Lo riporta l’organizzazione “Sharks in Israel”, che monitora gli incontri con squali e mante da oltre dieci anni.
Almeno quattro grandi mante giganti e diversi squali balena sono stati ripresi quest’estate. Di particolare interesse è stato l’avvistamento di una mobula, un batoide affine alla manta ma appartenente a una specie diversa, osservata solo per la seconda volta nella regione.
La ricercatrice Dott.ssa Adi Barash, direttrice dell’associazione e post-doc allo Steinhardt Museum of Natural History, ha commentato che questi avvistamenti potrebbero essere legati al deterioramento delle condizioni del Mar Rosso, esacerbato dalla pesca intensiva, dal turismo, dalla navigazione e dalle complesse dinamiche politiche nella regione.
Meron Segev, fotografo per Sharks in Israel, ha raccontato a Ynet: “Stavo facendo il bagno all’alba e mi sono imbattuto in una manta oceanica gigantesca. Ha girato la pancia bianca verso di me, cosa che mi ha abbagliato e reso difficile fotografarla. Non è stato facile, ma è stata un’esperienza incredibile”. È già stata confermata la presenza di almeno quattro mante distinte nelle ultime settimane; una, inoltre, era stata osservata anche nel 2020 e nel 2022, suggerendo un possibile comportamento riproduttivo. Tre anni fa un giovane esemplare era stato avvistato in acque basse vicino alla spiaggia nord di Eilat.
Anche gli squali balena, i pesci più grandi al mondo, sono stati filmati a Eilat: gli individui avvistati misurano generalmente tra i 6 e i 7 metri. Shir Bar dell’Inter-University Institute for Marine Sciences ha spiegato: “Fino a qualche tempo fa si presumeva che fossero molto giovani questi esemplari. Ma abbiamo recentemente associato uno avvistato quest’anno a Eilat a un esemplare visto a Sharm El-Sheikh nel 2012: era quindi un adulto, non un giovane”.
Barash ha riflettuto molto sull’aumento degli avvistamenti: “Non si può dire con certezza, ma spesso seguono il plancton. Abbiamo registrato molte nuove specie nel golfo. E ora, grazie alle fotocamere e ai social media, possiamo imparare molto – e in fretta”.