
Un incontro dedicato alle prospettive di pace in Medio Oriente si è trasformato nell’ennesimo atto di censura violenta nelle università italiane. All’Università Ca’ Foscari di Venezia, un gruppo di pro-pal ha fatto irruzione durante un dibattito promosso dall’Associazione Futura insieme alla Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace, impedendo a Emanuele Fiano, Presidente di Sinistra per Israele ed ex parlamentare, di intervenire. Cartelli e cori contro il sionismo hanno costretto gli organizzatori a sospendere l’evento, nonostante un iniziale tentativo di proseguire con domande e risposte.
«Sono scioccato da quanto accaduto» ha raccontato Fiano. «Impedire a una persona di parlare è fascismo. L’ultima volta che hanno espulso un Fiano da un luogo di studio è stato nel ’38, con mio padre. Noi eravamo lì a parlare di pace, di ingiustizie, di dolori e di due popoli e due Stati. Chi non vuole sentire parlare di queste cose, la pace non la vuole».
Il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, ha espresso «totale e incondizionata solidarietà» a Fiano, ricordando che l’università «dovrebbe essere il tempio del libero pensiero». Ha denunciato «i sempre più frequenti episodi di un’intolleranza antisemita che si nasconde dietro il falso storico dell’antisionismo» e chiesto «una condanna unanime di tutte le forze politiche».
Le condanne sono arrivate subito, da più fronti. Il Ministro dell’Università Anna Maria Bernini ha espresso «piena solidarietà», sottolineando che «quando si impedisce un dibattito in un’università, si colpisce al cuore la democrazia». Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha manifestato vicinanza a Fiano, osservando però che «riservare al fascismo le sue indubbie colpe storiche verso gli ebrei e chiamare invece col loro nome le idee che ispirano oggi i pro-Pal sarebbe più onesto e opportuno».
«Un atto intollerabile figlio dei pregiudizi e del fanatismo» lo ha definito Piero Fassino. Solidarietà anche da Carlo Calenda, da Beppe Provenzano e dal ministro Alessandro Giuli, secondo cui «fermarsi di fronte al confronto delle idee significa negare i valori fondamentali della convivenza». Il senatore Ivan Scalfarotto ha ricordato che «in questo tempo oscuro non può essere dato a nessuno di spegnere la luce della libertà».
Parole di condanna anche dall’ambasciatore dello Stato d’Israele in Italia, Jonathan Peled, che su X ha definito «inaccettabile» quanto accaduto, esprimendo il suo «sostegno a Fiano e a chi crede nel dialogo e nella pace».
Vicinanza a Fiano anche dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia, che ha definito «gravissimo» l’episodio e ha chiesto che Ca’ Foscari «condanni con fermezza chi sceglie la violenza invece del confronto», ricordando che nelle università «non può esserci spazio per odio o intimidazioni».













