
Vittoria Scanu ci ha lasciati un anno fa. Se ne è andata all’improvviso, silenziosamente.
Sino alla fine ha continuato a impegnarsi per il dialogo ebraico-cristiano e la corretta informazione su ebraismo e lo Stato di Israele. Il suo lavoro appassionato e instancabile ha prodotto due siti il cui materiale prezioso è ancora online.
In “Le Nostre Radici. In dialogo con i ‘Fratelli maggiori’ per l’approfondimento delle radici ebraiche del Cristianesimo” (https://www.nostreradici.it) è possibile consultare una interessante raccolta di scritti provenienti dal mondo ebraico e da quello cristiano. Vi sono documenti ufficiali sul dialogo e spunti sull’universo culturale ebraico e su quanto di esso il cristianesimo “ha assorbito e conservato nel corso dei secoli, perdendone o, troppo spesso, neppure avendone quella consapevolezza che il nostro studio e il nostro impegno vogliono recuperare e approfondire”.
Successivamente ha creato il sito “Per amore di Gerusalemme. Cristiani in ascolto di Israele” (https://peramoredigerusalemme.blogspot.com), dove è possibile leggere numerosi articoli ordinati per data e per argomento/autore, corredati da un glossario fondamentale per chi si avvicina per la prima volta alle radici del cristianesimo. Ha realizzato anche il sito” Alla tua luce” che purtroppo risulta non consultabile.
Parlando di Vittoria, non è possibile non ricordare anche l’attività di Annie Cagiati e Renza Fozzati, fra le più importanti figure non ebraiche, in questo caso cattoliche, che hanno lottato tutta la vita a favore della corretta informazione sull’ebraismo e sullo Stato di Israele.
Nel 2013 la stessa Vittoria, nel sito “Per amore di Gerusalemme”, ha ricordato Annie che ci ha asciati nel 1999: “una donna eccezionale che ha dedicato tutte le sue energie, fisiche e spirituali, alla causa della verità. Convinta sostenitrice del dialogo ebraico-cristiano, Annie ha avuto un ruolo decisivo nella nascita dell’Amicizia Ebraico-Cristiana di Roma, trent’anni fa. Nel 1990, nell’intento di ristabilire la verità storico-religiosa sull’Ebraismo, in linea con quanto insegnato – a partire dal Concilio Vaticano II – dalla Chiesa Cattolica e dalle altre Chiese Cristiane, Annie fonda il Comitato italiano ‘Cristiani contro l’antisemitismo’. Alla sua morte, avvenuta il 15 febbraio 1999, l’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, dott. Lopez, scrive: ‘Persona di cultura e di forti principi, Annie Cagiati ha saputo levare la voce con forza contro l’ingiustizia e la menzogna. Personalità dal coraggio singolare e dai più alti valori spirituali’ ”. Tra i suoi scritti si segnalano“Gesù e l’ebraismo”, Marietti 1820, Milano 2000, “Che cosa sappiamo della religione ebraica?”, Marietti 1820, Milano 1982, “Chi sono gli ebrei”, Marietti 1820, Milano 1982.
Renza Fozzati ci ha lasciati nel 2009, è stata attiva nel Service International de Documentation Judéo- Chrétienne (SIDIC), centro internazionale di documentazione creato nel 1966 con sede a Roma, diretto dalla Congregazione delle Religiose di Nostra Signora di Sion fino al 2009. L’archivio e biblioteca è quindi confluito nel Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici all’interno della Pontifica Università Gregoriana. Joseph Sievers, che dal 2003 al 2009 è stato direttore di tale Centro, l’ha ricordata nell’articolo “In memoria di Renza Fozzati”, pubblicato su “Vita monastica” (vol. 64, fasc. 246, anno: 2010, pag. 52).
Rammento le appassionate telefonate che ci siamo scambiate, confrontandoci e discutendo su come arginare l’antisemitismo, i pregiudizi, su come combattere le falsità diffuse su Israele, consigliandoci e stimolandoci a vicenda.
Vittoria, Annie e Renza avevano ben chiari alcuni punti fondamentali: la legalità della creazione dello Stato di Israele, il pericolo dell’antisemitismo, troppo spesso camuffato da antisionismo, il concetto che ebraismo e cristianesimo hanno la stessa dignità come religione e che lo scopo del dialogo non è certamente la conversione degli ebrei. Si tratta ditemi importanti che troppo spesso sembrano sfuggire a chi si occupa di tali argomenti.
Esse hanno svolto un lavoro appassionato e rilevante, lasciandoci un materiale utilissimo che dovrebbe essere utilizzato e valorizzato.
Che la loro memoria sia di benedizione.













