Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    In migliaia a Roma al corteo contro la violenza sulle donne. Anche l’Hashomer Haztzair

    Decine di migliaia (150mila per gli organizzatori) di persone – tantissime donne, ma anche uomini e tantissimi ragazzi – nonostante il maltempo, hanno partecipato oggi pomeriggio a Roma al corteo del Coordinamento “Nonunadimeno”, alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne indetta dall’Onu. Tra le tante associazioni anche il movimento ebraico sionista socialista Hatzomer Hatzair. 

    Un corteo colorato di fucsia, tra palloncini e fazzoletti, arrabbiato negli slogan contro la violenza degli uomini sulle donne, che chiama ad una ‘agitazione permanente’ contro quello che viene definito “l’attacco in corso alla legge 194” che disciplina l’aborto e contro il ddl Pillon in discussione in Parlamento sulla riforma del diritto di famiglia in caso di separazioni. E poi lo slogan ‘sorella io ti credo’ scandito per tutto il corteo. Le organizzatrici hanno ribadito piu’ volte che alla testa del corteo dovevano esserci solo donne, gli ultimi uomini sono stati invitare a stare nelle retrovie, perche’ “oggi siamo noi le protagoniste”, ripetono le attiviste.

    In Italia, nei primi dieci mesi del 2018, sono state 106 le vittime di femminicidio. 

    Per sensibilizzare i giovani al problema della violenza di genere, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha lanciato il concorso nazionale ”Nuovi finali – le scuole contro la violenza sulle donne”, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado. Con una circolare inviata a tutti gli istituti coinvolti, il MIUR invita studentesse e studenti ad analizzare gli stereotipi di genere contenuti in opere letterarie e di animazione, fumetti, film, pubblicità, videogiochi e programmi televisivi. Dopo averli individuati e analizzati, i ragazzi dovranno mettere in scena la situazione approfondita e proporre la versione originale e una con un finale differente. Il tutto, secondo quanto richiesto dal bando del concorso, dovrà essere ripreso e montato in un video della durata massima di 1 minuto. Le due scene dovranno avere la durata massima di 30 secondi ciascuna. 

    CONDIVIDI SU: