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    Meloni: barbarie in Israele, nessuno ha pagato per l’attentato alla Sinagoga di Roma

    Condanna senza appello quella di Giorgia Meloni su Hamas. “Oggi più che mai, dopo i fatti orribili e barbari che stanno avvenendo in Israele – scrive la premier in una nota – il governo esprime la sua vicinanza e la sua solidarietà al popolo d’Israele e alle comunità ebraiche italiane. Il terrore non prevarrà mai”, e ricorda il 41mo anniversario dell’attentato alla Sinagoga di Roma. 

    “Il 9 ottobre del 1982, durante la festa di Shemini Atzeret, la Comunità ebraica di Roma è stata colpita da un terribile attacco terroristico”, scrive Meloni. “Quaranta i feriti e una vittima, il piccolo Stefano Gaj Taché, un bimbo italiano di soli due anni. Una giornata buia, una ferita per la Nazione che ancora non si è rimarginata”. La premier sottolinea che “nessuno ha pagato per le bombe e le raffiche di mitra che quel giorno hanno spezzato la vita di Stefano, devastato una famiglia, provocato dolore in tante altre e sconvolto un’intera comunità”. “Oggi – aggiunge la premier – rinnoviamo l’impegno per non dimenticare ciò che è successo e per continuare a chiedere che sui fatti di quella terribile giornata sia fatta verità storica e processuale”. 

    Intanto la Farnesina è al lavoro per i nostri connazionali in Israele. “Stanno già rientrando da Israele i primi italiani con voli della compagnia aerea El Al” e stiamo facendo comunque di tutto per metterli in sicurezza”, informa il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ribadisce: “non ci sono notizie negative. Naturalmente seguiamo minuto per minuto tutti i nostri connazionali con l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, con il nostro Consolato a Gerusalemme, con la nostra Unità di Crisi al Ministero degli Esteri. “Ci stiamo preoccupando per gli italiani in Israele. Ce ne sono circa 18 mila che vivono in Israele, molti hanno doppio passaporto. Un migliaio sono giovani che stanno svolgendo il servizio di leva con l’esercito israeliano, 500 sono pellegrini o persone che lavorano pro tempore in Israele, poi ce ne sono una decina nella Striscia di Gaza”. 

    “Abbiamo espresso la nostra solidarietà al popolo di Israele e stiamo lavorando per creare un corridoio umanitario per gli ostaggi israeliani a Gaza, per liberare donne, bambini e anziani. Sosteniamo tutte le iniziative in tal senso”, dice Tajani.

    Riguardo alla situazione in Italia, “è stato innalzato il livello di guardia su tutti i potenziali obiettivi, dobbiamo difendere i cittadini di religione ebraica”, assicura Tajani ricordando anche che “l’attività di prevenzione è massima. Non bisogna mai abbassare la guardia, anzi, ma tutelare i nostri concittadini, tutti quelli che sono possibili obiettivi. Non dobbiamo drammatizzare, però sapere che è una situazione complicata”.

    Contatti sono in corso tra maggioranza e opposizione per una possibile iniziativa parlamentare congiunta, probabilmente una mozione, su Israele. Non si sbilancia il capogruppo di FdI a Montecitorio, Tommaso Foti: “Stiamo discutendo anche con le opposizione per vedere se si riesce a calendarizzare un’iniziativa nelle Aule di Camera e Senato per domani. Giornata in cui – ricorda Foti – erano già in programma le commissioni congiunte Esteri con l’audizione del ministro Antonio Tajani”. 

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