
Chi al giorno d’oggi ha il coraggio di usare i mezzi di informazione per contrastare l’antisemitismo è da considerare un vero e proprio eroe. È nato con questo presupposto l’evento “Eroi dell’Informazione” tenutosi nei locali dell’Oratorio Di Castro. L’incontro è stato organizzato dal Centro di Cultura Ebraica, con il contributo della Comunità Ebraica di Roma e del Jewish Community Center.
Una serata volta al confronto tra alcuni maggiori esponenti dell’informazione italiana che si sono impegnati per contrastare la nuova ondata di antisemitismo: Daniele Capezzone, divenuto recentemente direttore di “Il Tempo”, i giornalisti Antonino Monteleone e Giulia Sorrentino, l’attore Fabio Ferrari, e tramite un intervento video la giornalista e scrittrice Fiamma Nirenstein. L’incontro è stato moderato da Ariela Piattelli, direttore di Shalom.

Presenti alla serata importanti rappresentanti politici, tra cui i senatori Ester Mieli e Maurizio Gasparri, i deputati Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura, Ylenja Lucaselli, Francesco Filini.

Dopo i saluti istituzionali di Rav Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma, e di Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica, Capezzone ha raccontato il suo punto di vista sulle sfide di oggi nel mondo dell’informazione: “Esiste il male nel mondo, ma dobbiamo imparare a estrarne del bene. Questi anni ci hanno cambiato: abbiamo imparato a riconoscere gli amici sinceri, quelli coraggiosi, quelli in buona fede ma pavidi”.

Giulia Sorrentino ha affrontato il tema dell’islamismo radicale e del clima derivato dal 7 ottobre, dai cori in piazza che incitano “Intifada fino alla vittoria” a coloro che “si nascondono dietro alla parola antisionismo, la più grande forma di antisemitismo”. “C’è chi chiama Hamas la resistenza: per me la resistenza sono gli ebrei, che hanno affrontato accuse, affanno e pericoli per la loro stessa incolumità” ha commentato Sorrentino.
Antonino Monteleone ha rimarcato il proprio impegno nello smascherare la propaganda antisemita: “Il mio tentativo è quello di svelare il meccanismo di narrative dominanti e di come vengono imposte agli altri, dietro alla logica di un conformismo feroce. Non c’è più spazio per il dibattito, che è alle fondamenta di una società”.
L’On. Federico Mollicone si è soffermato su determinati valori etici, considerandoli imprescindibili: “Questa è una battaglia della verità: non può esistere una doppia morale. Dobbiamo contrastare la disinformazione in maniera trasversale: non importa a quale partito uno appartenga, ma bisogna far valere valori fondamentali quali il rispetto per la vita, per la persona e per la religione”.
L’intervento a seguire è stato quello dell’attore Fabio Ferrari, che ha fatto riferimento all’influenza che l’antisemitismo in crescita ha sui giovani, nutrendo in loro un’immagine fortemente negativa dello Stato d’Israele. “Ci propinano che Israele è un popolo di assassini già dalla sera del 7 ottobre, facendo rinascere un odio per gli ebrei che non si è mai veramente assopito, pronto a essere innescato di nuovo – ha commentato Ferrari – Nella storia ci sono sempre state guerre e ingiustizie sociali, ma viene insegnato ai ragazzi che questa è la realtà di oggi come se non fosse mai esistito nella storia dell’umanità, alimentando l’odio antiebraico”.
In chiusura, l’intervento via video di Fiamma Nirenstein, che ha lodato l’impegno degli ospiti della serata nella lotta all’antisemitismo: “La disinformazione si è trasformata in violenza e caos che sono sfociati nell’antisemitismo”.

Una serata di riflessioni e punti d’incontro, animata dall’impegno comune di difendere Israele, svelare le fake news e contrastare la propaganda dell’antisemitismo.
Credit foto Stefano Meloni













