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    ITALIA

    Termina l’occupazione alla Statale di Milano. Confermati gli accordi con le università israeliane

    L’Università Statale di Milano manterrà i rapporti con le università israeliane e ha chiesto la cessazione dell’occupazione degli spazi delle sedi universitarie, denunciando con forza la situazione di “crescente gravità e progressivo degrado”. Questa la decisione presa ieri dal Senato Accademico, riunito in seduta straordinaria.
    Sempre ieri gli studenti pro-Palestina hanno smobilitato e concluso un’occupazione che andava avanti dal 10 maggio. La decisione è arrivata nel pomeriggio, dopo che la Procura di Milano ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di occupazione abusiva, proprio mentre si stava tenendo il Senato Accademico dell’ateneo, che era stato chiesto e ottenuto proprio dagli studenti. Questi ultimi auspicavano che con questa riunione si sancisse la fine degli accordi con le università israeliane, ma il Senato ha invece confermato che gli accordi andranno avanti con “ogni Paese”, chiedendo anche la cessazione dell’occupazione a fronte della “concessione di spazi specifici”, in modo tale che “venga immediatamente restaurato il diritto a una legittima libertà di espressione e civile protesta in modo da garantire il diritto costituzionale allo studio e al libero accesso a tutti i locali dell’ateneo dell’intera comunità accademica”.
    Gli studenti filo-palestinesi, dopo la decisione di interrompere l’occupazione, sono partiti in corteo in direzione del Consolato Generale americano, scandendo i soliti slogan antisemiti e anti-occidentali. Giunti sotto il palazzo che ospita il corpo diplomatico statunitense, hanno anche dato fuoco a una bandiera americana. Non ci sono al momento dichiarazioni da parte degli studenti sulla fine dell’occupazione, ma hanno affermato che “la lotta continuerà”.
    Poche ore prima della seduta straordinaria del Senato Accademico, diverse associazioni studentesche, tra cui Siamo Futuro!, Studenti per la Libertà, Universitari Liberali e l’Unione Giovani Ebrei d’Italia, hanno inviato all’ateneo una lettera aperta in cui si chiedeva alla governance della Statale di non cedere alle pressioni di una minoranza violenta e rumorosa e di dare ascolto alle istanze della maggioranza della comunità studentesca. La lettera è stata supportata anche dalla lista Obiettivo Studenti durante l’incontro.
    Nella giornata di ieri inoltre, anche diversi docenti e ricercatori universitari hanno inviato alla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nel quale hanno denunciato il “dilagante antisemitismo nelle università” e richiesto un “serio approfondimento della situazione mediorientale, nonché di rappresentare le studentesse e gli studenti preoccupati di una deriva culturale e politica che rischia di avere delle conseguenze devastanti sulla cultura della convivenza e del confronto pacifico nelle università”.

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