
È morto a Gerusalemme all’età di 98 anni Arthur Cohn, il celebre produttore cinematografico di origini svizzere le cui produzioni hanno conquistato sei premi Oscar e segnato la storia del cinema internazionale. Cohn, figura amata e rispettata da colleghi e spettatori in tutto il mondo, ha saputo coniugare una sensibilità artistica profonda con un impegno sincero per storie che parlano di identità, memoria e dignità umana.
Cohn non è stato solo uno dei produttori più premiati della storia del cinema ma anche un uomo dalla profonda umanità che ha raccontato storie toccanti e significative per generazioni di spettatori. Tra le sue opere più famose figura ‘Il giardino dei Finzi Contini’, il capolavoro di Vittorio De Sica tratto dal romanzo di Giorgio Bassani. Il film, prodotto da Cohn, vinse l’Oscar come miglior film straniero nel 1972, e resta un monumento della cinematografia italiana e mondiale, offrendo una potente testimonianza sulla persecuzione degli ebrei italiani durante il fascismo.
Arthur Cohn fu amico di Vittorio De Sica: i due collaborarono con stima e affetto, tanto che De Sica partecipò al matrimonio di Cohn in Israele — con ospiti come Cesare Zavattini, simboli di un’epoca di grande vitalità culturale e umana nel cinema. L’eredità di Cohn vive nei film che ha contribuito a portare alla luce, capaci di toccare il cuore e la coscienza di spettatori in tutto il mondo.
Link: immagini di Vittorio De Sica a Gerusalemme
https://jfc.org.il/en/news_journal/60357-2/102441-2/













