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    E’ MORTO LARRY KING, IL GIORNALISTA RE DEI TALK TELEVISIVI USA

    Il celebre giornalista televisivo Larry King è morto. L’ex star della Cnn aveva 87 anni. In un post sul suo account Twitter si legge che King si è spento al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, a causa delle conseguenze del covid.

    Era nato a New York il 19 novembre 1933 da Jennie Gitlitz, nata a Vilnius, in Lituania, e Aaron Zeiger, nato a Kolomyia, Ucraina. I suoi genitori erano ebrei ortodossi. Il padre morì a 44 anni di un attacco di cuore lasciando la moglie e i due figli in condizioni economiche così difficili da dover essere supportati dai servizi sociali. Il più colpito emotivamente fu proprio Larry, che perse interesse per la scuola e cadde in una profonda depressione.

    Il suo esordio nel mondo dei mass media risale al 1957 come disc-jockey presso una stazione radio di Miami Beach, in Florida. Fu in quel periodo che il suo manager gli disse: “Non puoi presentarsi come Larry Zeiger, e’ troppo etnico, nessuno sara’ in grado di scriverlo bene ne’ lo ricordera’. Hai bisogno di un nome migliore”. Il punto e’ che glielo disse cinque minuti prima di andare in onda in diretta. Larry ci penso’ un attimo, poi rispose di getto: “E se mi chiamassi Larry King?”.

    Nel 1978 divenne commentatore di partite di football americano, ma il successo arrivò nel 1985 con la nascita del suo talk show, il ‘Larry King Live’, in onda sulla CNN per 25 anni. Nel corso della sua carriera, King ha fatto oltre 50mila interviste. Nel corso della sua lunga carriera aveva intervistato tutti i presidenti americani a partire dal 1974, oltre a celebrità politiche come Yasser Arafat e e Vladimir Putin e personaggi del mondo dello spettacolo del calibro di Marlon Brando, Liza Minelli, Frank Sinatra e Barbra Streisand.

    Le sue interviste sono state la sintesi del perfetto giornalismo. Domande asciutte, precise, dirette, spietate, senza girare attorno alle questioni. King credeva nella forza delle domande concise, perche’ erano quelle che davano le “risposte migliori”. E la sua carriera dimostra che ha avuto ragione. Davanti alla sua scrivania televisiva sono passati presidenti degli Stati Uniti, leader stranieri, celebrita’, personaggi scandalosi, l’uomo comune. Da Gerald Ford a Barack Obama, da Vladimir Putin a Frank Zappa e Prince. Anche Donald Trump e’ stato un assiduo frequentatore del suo salotto, anni prima di candidarsi, quando era solo un tycoon newyorkese nel settore immobiliare. Una volta, nell’87, Trump confesso’ al giornalista di non essere attratto dall’idea di candidarsi alla guida della Casa Bianca, e aveva criticato la politica estera dell’allora presidente Ronald Reagan. “Quando faccio le domande – racconto’ una volta King – devo essere l’uomo della strada. Se qualcuno trovasse il presidente francese Chirac cosa gli chiederebbe? Ecco, io penso a quella persona li'”.

    Larry King si è sposato otto volte ed avuto cinque figli, dei quali Andy e Chaia sono morti nel 2020, rispettivamente a seguito di un attacco cardiaco e per un tumore ai polmoni. Gli altri figli non hanno potuto visitarlo durante il suo ricovero in ospedale, a causa delle rigide misure sanitarie per il Covid del Cedars Sinai Medical Center. 

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