
Centinaia di aerei da combattimento dell’aeronautica militare israeliana hanno attaccato questa notte oltre cento obiettivi in tutto l’Iran, tra cui nascondigli di alti funzionari dell’esercito iraniano.
Questa mattina il portavoce dell’IDF, il generale di brigata Effie Defrin, ha fornito un aggiornamento sull’attacco israeliano in Iran, nel quale sono state eliminate diverse personalità di spicco e sono stati presi di mira impianti nucleari.
Defrin ha confermato che tra le vittime ci sono i massimi vertici dell’esercito iraniano, tra cui il capo di stato maggiore iraniano, il comandante delle Guardie Rivoluzionarie e il capo del comando militare di emergenza.
L’Iran ha confermato la morte di sei scienziati nucleari negli attacchi.
Negli attacchi sono stati eliminati i tre massimi comandanti militari del regime iraniano:
Il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, Mohammed Bagheri; il Comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Hossein Salami; il Comandante di Khatam al-Anbiya (quartier generale delle emergenze), Gholam Ali Rashid.
“Abbiamo lanciato l’operazione nel momento più opportuno: abbiamo capito che il regime stava andando verso la bomba atomica” ha affermato Defrin, rivelando che l’intelligence israeliana ha raccomandato l’attacco dopo aver scoperto che l’Iran aveva fatto passi avanti nel suo programma segreto di armi nucleari.
L’intelligence mostra che il regime iraniano aveva avviato un progetto nucleare segreto e stava lavorando per acquisire armi nucleari nel prossimo futuro. Secondo le IDF, alti funzionari di Iran, Hezbollah e Hamas stavano coordinando attacchi di precisione da entrambe le parti dell’asse, con l’obiettivo di spianare la strada a un’invasione del territorio israeliano” ha dichiarato Defrin.