
In occasione della Giornata Mondiale della Vitiligine, l’Ospedale Israelitico ha promosso “Medici e pazienti a confronto”, un’importante giornata di confronto, ascolto e sensibilizzazione presso la sede dell’Associazione Civita, in Piazza Venezia. Al centro dell’evento, le persone che convivono con questa patologia cronica e autoimmune, troppo spesso ancora sottovalutata. L’obiettivo: abbattere lo stigma, accrescere la consapevolezza pubblica e sostenere la ricerca scientifica, per rendere le cure sempre più accessibili e garantire dignità e qualità della vita ai pazienti.
L’incontro è stato patrocinato dal Consiglio regionale del Lazio, dall’Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, dalla SIDEMAST – Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e di Malattie Sessualmente Trasmesse, e con il contributo liberale di Incyte. Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, ha ricordato come la Giornata Mondiale della Vitiligine, rappresenti un’occasione fondamentale per favorire il dialogo tra medici, pazienti e istituzioni, e per rafforzare l’impegno pubblico verso una cura sempre più efficace e accessibile. Infatti, nella sola Regione Lazio si stima che i pazienti affetti da vitiligine siano circa 28.000. “In questo senso, la collaborazione tra strutture pubbliche e private, come quella tra la Regione e l’Ospedale Israelitico, rappresenta un modello virtuoso da valorizzare”, ha affermato a ‘Shalom’.
Tra i momenti più significativi, l’intervento in collegamento dagli Stati Uniti della Prof.ssa Pearl Grimes, presidente della Global Vitiligo Foundation, e quello del Prof. Henry Lim, presidente della International League of Dermatological Societies. Sul fronte italiano, si sono confrontati alcuni dei massimi esperti del settore, tra cui il Prof. Mauro Picardo dell’Istituto Dermatologico dell’Immacolata, e il Prof. Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di Fotodermatologia dell’Ospedale Israelitico.
“Questa giornata è stata fondamentale per sensibilizzare e normalizzare la vitiligine, per aiutare i pazienti e rendere la patologia sempre più accessibile a tutti. Il nostro centro è in grado di offrire trattamenti a 360°: medici, fototerapici e chirurgici. Ci poniamo come un vero e proprio punto di riferimento, non solo nel Lazio ma in tutta Italia”, ha spiegato il Prof. Paro Vidolin, che ha poi sottolineato l’importanza di riconoscere la vitiligine come malattia e non come semplice disturbo estetico. “Per molto tempo, e purtroppo ancora oggi, viene percepita solo a livello estetico. Questo comporta difficoltà di accesso alle cure, che spesso restano a carico del paziente. È per questo che parlarne è fondamentale”, ha aggiunto.
“L’eccellenza di questo centro, nato cinque anni fa, ci consente di essere all’avanguardia non solo nel Lazio, ma in tutta Italia. – ha affermato il Prof. Mario Venezia, Commissario Straordinario dell’Ospedale Israelitico – Questo è possibile grazie all’impegno dei professionisti che vi operano e al sostegno costante dell’Ospedale. Ancora una volta, l’Ospedale Israelitico si conferma un punto di riferimento non solo per le prestazioni offerte, ma anche per la sua attenzione alla qualità delle cure e alla vicinanza ai pazienti”.
Durante l’incontro, ampio spazio è stato dedicato anche al punto di vista dei pazienti. Tra gli interventi più toccanti, quelli di Francesco Madonna, attore e paziente, e Davide Rossetti, paziente e attivista, che hanno sottolineato il bisogno di supporto psicologico e sociale, e l’urgenza di creare un’associazione nazionale dedicata esclusivamente a chi convive con questa malattia.
“La giornata di oggi è stata molto proficua – ha dichiarato il Prof. Giovanni Leone, coordinatore scientifico del Centro di Fotodermatologia e Vitiligine dell’Ospedale Israelitico –. Abbiamo messo insieme leader di alcune delle istituzioni più importanti di Roma e del Lazio nel campo della vitiligine. Sono emersi concetti condivisi per migliorare l’assistenza ai pazienti. C’è stata un’ottima intesa tra i professionisti e un forte apprezzamento da parte dei pazienti. La presenza di due ospiti stranieri di altissimo livello della Global Vitiligo Foundation ha reso il bilancio estremamente positivo e proficuo”.