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    Mila 18: Ritrovati nel bunker del leader della rivolta del ghetto di Varsavia, Mordechai Anielewicz, Tefillin e pagine del Talmud

    Nelle scorse settimane alcuni scavi archeologici nell’area dell’ex ghetto di Varsavia hanno portato alla luce oggetti incredibili: tra cui scarpe per bambini e pagine di libri in ebraico e polacco. Gli scavi hanno avuto luogo tra Miła, Dubois, Niska e Karmelicka nel quartiere Muranów di Varsavia intorno ad un tumulo commemorativo intitolato a Mordechai Anielewicz. A riportare la notizia Notes from Poland. Una delle scarpe rinvenuta nel sito archeologico potrebbe appartenere ad un bambino di circa dieci anni, sebbene le informazioni sul reale proprietario siano ancora molto nebulose.

     

    “Questo è il simbolo dell’intera tragedia che ebbe luogo in questa zona – sia nel ghetto di Varsavia nel 1943 che poi nel 1944 in tutta la città” ha detto a TVN24 Jacek Konik, archeologo e storico del Museo del ghetto di Varsavia. La calzatura di pelle marrone, realizzata con materiale di bassa qualità, è stata trovata all’inizio degli scavi. Successivamente è stata scoperta una scarpa ancora più piccola, come riportato da Gazeta Wyborcza. Tra gli altri oggetti che il gruppo di archeologi ha trovato ci sono resoconti scritti degli eventi avvenuti sul ghetto di Varsavia, resti di una collezione di libri bruciati, stoviglie e piastrelle di ceramica.

     

    Ma non solo, gli scavi, iniziati all’inizio di giugno e programmati per terminare alla fine di luglio, hanno portato alla luce anche altro. Gli archeologi polacchi, infatti, sono riusciti a localizzare e scavare nel bunker di Mordechai Anielewicz, leader della rivolta che ebbe luogo nel ghetto di Varsavia.  Anielewicz venne successivamente ucciso nel 1943 in una battaglia contro i nazisti. Tra gli oggetti trovati nel sito: molti oggetti personali usati dai capi della rivolta e dai combattenti, tra cui Tefillin (filatteri), pagine strappate dal Talmud, tazze per la Netylat Yadaim (il lavaggio delle mani), candelieri dello Shabbat, bicchieri, stoviglie e un ferro da stiro.

     

    Il giornalista di Yediot Ahronot Itamar Eichner ha riferito che a causa del fatto che l’intero quartiere ebraico è stato completamente distrutto dai tedeschi, è risultato estremamente difficile trovare il luogo esatto in cui era situato il bunker. Tuttavia, confrontando mappe prebelliche e postbelliche e con l’aiuto di tecniche GPS avanzate, i ricercatori sono riusciti a trovare il nascondiglio di Anielewicz.  Gli scavi sono stati effettuati precisamente in un bunker facente parte dell’edificio situato in via Mila 18 nella zona del ghetto. Non fu solo Anielewicz a morire nel bunker l’8 maggio del 1943, ma anche la sua ragazza Mira Fuchrer e molti degli uomini sotto il suo comando. Gli scavi sono stati coordinati dalla Christopher Newport University e dalla Vistola University insieme al Museo del Ghetto di Varsavia.

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