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    TERRORISMO: SPEGNERE LA PROPAGANDA JIHADISTA, I GIGANTI DEL WEB AL G7 DI PARIGI

    Spegnere per sempre o quantomeno ostacolare  la ‘pubblicità’ dei gruppi terroristici sul
    web: anche di questo parleranno oggi i ministri dell’Interno del G7 riuniti a
    Parigi, in un meeting aperto ai rappresentanti dei giganti della rete. La pervasività
    di Internet come veicolo di propaganda del messaggio jihadista è al centro dei
    lavori della prima giornata del meeting, iniziato questa mattina all’Hotel de
    Beauvau di Parigi, sede del ministero dell’Interno francese. Un esempio su
    tutti, recentissimo: il sanguinoso attacco terroristico (49 morti) compiuto il
    15 marzo scorso in due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda, è stato
    scaricato 1,5 milioni di volte nelle prime 24 ore dalla sua diffusione sul web.
    I ministri dell’Interno del G7 riuniti a Parigi sanno bene che lo strumento
    telematico viene adoperato per la radicalizzazione, il reclutamento, la
    propaganda delle organizzazioni terroristiche. A questo proposito, sotto il
    profilo legislativo Francia, Gran Bretagna e Regno Unito hanno chiesto
    formalmente alla Commissione europea di promuovere una normativa specifica che
    consenta di assicurare una   rapida
    rimozione dal web dei contenuti a sfondo terroristico. L’obiettivo condiviso di
    arrivare a rendere più difficile la diffusione su Internet del messaggio terroristico
    passa attraverso un approccio di stretta cooperazione con i principali network
    del settore. L’alleanza con i giganti del web viene considerata un aspetto
    cruciale per oscurare ai gruppi terroristici la vetrina propagandistica con cui
    rivendicano le loro azioni rendendole virali sul Internet. E non è un caso
    infatti che i rappresentanti di Google, Microsoft, Twitter e Facebook siano presenti
    all’appuntamento parigino. (Mac/AdnKronos)

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