Il direttore generale dell’ICRC (Comitato Internazionale della Croce Rossa) Pierre Krahenbuhl durante il suo mandato da Commissario generale di UNRWA tra il 2014 e il 2019 avrebbe incontrato leader di organizzazioni terroristiche palestinesi, secondo quanto rivelato in un nuovo rapporto di UN Watch.
L’ONG con sede a Ginevra spiega che nel febbraio del 2017, durante un meeting a Beirut, Krahenbuhl incontrò Ali Baraka (responsabile degli affari esteri di Hamas) e Abu Imad al-Rifai (leader in Libano del Movimento per la Jihad Islamica palestinese).
Baraka gestiva per conto di Hamas i legami con l’Iran, la Siria e l’Iraq. Pochi giorni dopo l’attacco del 7 ottobre 2023, secondo il rapporto UN Watch, Baraka ha dichiarato che “gli abbiamo fatto pensare che Hamas era occupato a governare Gaza e che voleva concentrarsi sui 2.5 milioni di palestinesi lì presenti, e che aveva abbandonato la resistenza. Nel frattempo, di nascosto, Hamas stava invece preparando questo grande attacco”.
UN Watch precisa inoltre che Abu Imad al-Rifai, si era vantato di aver inviato nel 2003 un’ondata di attentatori suicidi a Baghdad per colpire le truppe statunitensi e britanniche.
Krahenbuhl, secondo il rapporto di UN Watch, avrebbe “ enfatizzato lo spirito di collaborazione tra UNRWA ed i gruppi terroristici” e sarebbe stato consapevole della necessità di mantenere l’incontro riservato per evitare di “mettere in dubbio la credibilità (di UNRWA) e di far perdere la fiducia dei paesi donatori in UNRWA” per evitare di perdere i finanziamenti.
Krahenbuhl, oggi a capo della Croce Rossa Internazionale, secondo il rapporto di UN Watch, avrebbe inoltre “preso atto del fatto che il ruolo di UNRWA non è principalmente quello di provvedere alla distribuzione di aiuti” e avrebbe sottolineato “lo spirito di collaborazione” con coloro che erano presenti all’incontro.
Dopo l’attacco terroristico del 7 ottobre il ruolo di UNRWA e dei suoi dipendenti è stato fortemente criticato e messo in discussione da Israele, soprattutto dopo aver dimostrato la partecipazione di alcuni dipendenti all’attacco dello scorso autunno nel sud di Israele.