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    24 marzo 1944: 335 cittadini italiani trucidati nelle cave di Pozzolana in via Ardeatina. 75 sono ebrei. È l’eccidio delle fosse ardeatine, la feroce rappresaglia tedesca alla bomba dei partigiani a via Rasella. A 80 anni di distanza, come di consueto, si è tenuta una cerimonia pubblica di commemorazione sul luogo della strage. Presenti tutte le più alte cariche dello Stato.
    La cerimonia si è aperta con la deposizione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella della corona d’alloro sulla lapide commemorativa dei caduti. Accanto a lui, il ministro della difesa Guido Crosetto, il capo di stato maggiore Giuseppe Dragone, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana.
    Presenti anche rappresentanze delle istituzioni ebraiche italiane.
    “Oggi ricorre un eccidio che ha colpito molto anche la comunità ebraica. Su oltre trecento assassinati circa un quarto delle vittime erano ebrei che furono uccisi solo per la loro religione, senza altre ragioni. Vedere ciò che è accaduto il 7 ottobre in Israele purtroppo collega le due stragi perché gli ebrei vengono messi al muro in quanto ebrei. Questo non può e non deve esistere in un mondo moderno” ha detto a Shalom il presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun, riflettendo sull’importanza di ricordare alla luce di ciò che sta accadendo nei nostri giorni.
    Presente anche l’assessore al Patrimonio e Politiche Abitative del comune di Roma Tobia Zevi. “È fondamentale oggi ricordare perché la memoria è uno stimolo a impegnarci di più tutti i giorni per rendere il mostro mondo più giusto e privo di discriminazioni. I testimoni purtroppo scompaiono per ragioni anagrafiche e quindi dobbiamo raccogliere la loro eredità nella nostra vita quotidiana” ha detto a Shalom.
    Dopo la lettura dei nomi delle 335 vittime, la cerimonia si è conclusa con un commovente momento di preghiera, in cui il Rabbino Capo di Roma Rav Riccardo Di Segni ha recitato il salmo 125 e il kaddish. Infine, tutte le autorità presenti hanno visitato il mausoleo.

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    ITALIA

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    Cultura

    Sfincione palermitano

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    ISRAELE

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    ROMA EBRAICA

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    Di Redazione

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