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    I mistici della tradizione ebraica dicono che “Dio ha guardato dentro alla Torah e poi ha creato il mondo”. Tutta la Torah è un grande codice. Venne consegnata a Moshè come un testo unico formato da lettere consecutive, senza interruzioni. I rabbini sono chiamati anche “sofrim” coloro che contano, perché studiando, contano le lettere, dal valore numerico, ma non solo, riescono a chiarire qualcosa che sarebbe celato.
    I codici sono sempre esistiti. Isaac Newton era certo dell’esistenza di un codice segreto nella Bibbia; egli imparò l’ebraico e trascorse metà della sua vita, nel tentativo di scoprirlo. Il Codice Genesi fu scoperto nella versione ebraica originale a Praga, ad opera di Rabbi Michael Weissmandel (1903-1957). Rivelato poi con prove scientifiche dal matematico israeliano Eliyahu Rips, che si è servito del computer, per decifrare qualcosa di troppo complicato, per la mente umana.
    Einstein ci insegna, che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo un’illusione, tuttavia persiste! Il tempo non è tutto ciò che sembra. Non scorre in un’unica direzione. E il futuro esiste contemporaneamente al passato. I codici della Torah sono validi oggi, ieri e domani.
    Il rotolo di Ester che leggeremo in occasione della festa di Purim, non è un semplice racconto. Troviamo al suo interno un codice segreto. Analizzando i diversi formati delle lettere: standard, più grandi, più piccole, è nascosta una profezia.
    “La profezia dell’olocausto” a cura di Bernard Benyamin. Professore francese, che non riusciva a credere che un tribunale militare internazionale, quello che costituiva il processo di Norimberga, il 16 ottobre del 1946, formato dall’eccellenza dei giudici, dei maggiori paesi dell’Occidente di allora, avesse optato per una pena, che non era prevista tra quelle per i crimini di guerra. I dieci criminali nazisti, puniti con pena di morte, dovevano essere fucilati. Non esisteva nessuna prova razionale, nei dossier infiniti del processo, da lui accuratamente analizzati, a giustificare il fatto che furono impiccati!
    Coincidenza non è una parola kosher, tutto è orchestrato da Kadosh Baruchu nei minimi dettagli, Egli agisce con la Sua Mano invisibile, gli uomini sono semplici marionette.
    Passiamo ad analizzare i versi della Meghillat Ester. Si consiglia di avere il testo davanti agli occhi, per attestare visivamente quanto segue, con la consapevolezza che nulla è a caso.
    Cap. 9, verso 10 “Uccisero i dieci figli di Haman”. Verso 12 ” E il re disse alla regina Ester…quale è la tua domanda? Ti sarà concessa; quale è ancora la tua richiesta? Sarà realizzata!” Verso 13 “Se va bene al re, sia concesso agli Ebrei che si trovano a Susa, di fare anche domani, quello che è stato decretato per oggi, e che siano impiccati i dieci figli di Haman alla forca”.
    Quando leggiamo il re, è riferito al Re del Mondo. Domani, significa in futuro. Tre lettere in formato più piccolo compaiono nel testo rispetto ai figli del perfido Haman: tav 400, shin 300, zain 7, totale 707. Una lettera più grande, vav, valore numerico 6, rappresenta il millennio. Dieci discendenti di Amalek furono impiccati nel 5707. La data coincide con il giorno di Hoshanà Rabà, 21 di tishri, il giorno del giudizio universale. Un processo di grande portata, condanna all’impiccagione undici criminali. Uno si suiciderà due ore prima dell’esecuzione della sentenza.
    Incredibile la precisione dell’anno, del numero delle vittime, della forca, antiquato mezzo. Agghiaccianti le parole pronunciate dall’ultimo. Prima dell’impiccagione Julius Steicher, braccio destro di Hitler, saliva al patibolo e finito il suo sermone, con il cappio al collo esordì: “Ora sta a Dio, PURIM FEST 1946!” Non era marzo, perché Purim? Inequivocabilmente, la realizzazione della profezia di Ester, una delle sette profetesse della tradizione ebraica. (Insieme a Sara, Miriam, Dvora, Hanna ed Avigail.)
    Hashem, in futuro, avrebbe impiccato dieci figli di Haman, discendenti di Amalek. Si concretizzò 2300 anni dopo.
    I disegni del Creatore sono misteriosi ai nostri occhi. Non è data a noi la possibilità di comprendere appieno oggi, ciò che il futuro svelerà. In quanto a noi, cerchiamo soluzioni ai problemi del quotidiano; dovremmo tenere a mente di consultare il nostro prezioso ed inesauribile Manuale di Vita, fonte di risposte più o meno evidenti.

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il codice segreto nella Meghillat Ester

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    ITALIA

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    ISRAELE

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    Cultura

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