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    Nato a Beirut 1929 da un’antica famiglia sefardita si è spento il benefattore e filantropo della Comunità Ebraica di Milano, Solo Dwek. Un imprenditore che ha dedicato tutta la sua vita ad aiutare il prossimo. Convinto sostenitore dell’Istituto Weizmann di Rehovot di ricerca biomedica, del Museo di Israele a Gerusalemme e della Jerusalem Foundation Dwek stava per compiere 95 anni, ed è mancato lunedì 22 aprile.

    Una vita piena vissuta in giro per il mondo. Dopo aver studiato all’American College di Beirut, in seguito ad un crescente aumento di antisemitismo, Dwek e la sua famiglia si trasferiscono in Svizzera. Dwek riesce a laurearsi in ingegneria a Mulhouse in Francia, facendo poi un’esperienza pionieristica in Giappone. Proprio in quei luoghi abbraccia il mondo della finanza assieme al fratello che aveva già fondato la realtà aziendale Fineurop Soditic, una società di consulenza con sede a Milano. Dwek divenne nel corso del tempo una figura chiave dell’ebraismo milanese, un luogo che lo accolse consacrandolo come figura della nuova Italia ebraica. “Un imprenditore illuminato, un filantropo generoso da sempre attento ai più deboli e al sostegno della Comunità ebraica; lascia un grande vuoto in ciascuno di noi” ha detto il Presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi. Il funerale si è svolto giovedì 25 aprile, alla presenza della comunità, degli amici e dei famigliari del filantropo. “L’ho conosciuto quando avevo vent’anni e iniziavo a lavorare, tra noi c’è sempre stata una grande stima, ci vedevamo spesso a pranzo e lui si informava del mio lavoro e soprattutto della Comunità che gli stava molto a cuore e per la quale aveva fatto grandi cose. Sapeva darmi sempre consigli molto saggi, la sua amicizia è stata per me molto importante” lo ha invece ricordato Milo Hasbani vicepresidente dell’UCEI, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

    NEWS

    Addio a Solo Dwek benefattore e filantropo milanese

    Di Michelle Zarfati

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Pèsach: “In ogni generazione si levano contro di noi per distruggerci”

    Di Donato Grosser

    Nella Haggadà che leggiamo durante il sèder di Pèsach, dopo il racconto di come l’Eterno ci fece uscire dall’Egitto, è scritto: “La promessa che è stata mantenuta per i nostri padri lo sarà anche per noi. Poiché non uno solo si levò contro di noi per distruggerci, ma in ogni generazione si levano contro di noi per distruggerci, però il…

    ROMA EBRAICA

    Il tentativo di rovesciamento della Storia nel ricordo del 25 aprile

    Di Daniele Toscano

    Tensione e solennità si sono mescolati in maniera paradossale nelle cerimonie del 25 aprile per il 79° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. A Porta San Paolo, infatti, luogo emblematico della lotta partigiana a Roma, mentre come consuetudine venivano deposte due corone di fiori in ricordo della Brigata Ebraica e dei partigiani ebrei che caddero per combattere gli occupanti, i…

    Mondo

    Le università americane investite da un’ondata antisemita

    Di Ugo Volli

    Le agitazioni Un grave problema di antisemitismo di massa è esploso nelle università americane, in particolare in quelle di élite. Il centro delle manifestazioni è in questo momento la Columbia University di New York, dove da qualche giorno la piazza centrale è occupata da un studenti. Manifestazioni analoghe si svolgono alla New York University e alla New School, sempre a…

    ROMA EBRAICA

    Il 25 aprile e la necessità di essere dalla parte giusta

    Di Victor Fadlun

    Il 25 aprile è il simbolo di una fine, ma anche di un inizio. E porta in sé tutte le contraddizioni che ci siamo purtroppo portati dietro fino ad oggi. È il giorno in cui fu proclamata l’insurrezione che avrebbe portato alla sconfitta dell’esercito tedesco e del nazifascismo, e la ricomposizione della democrazia fondata sui valori della libertà e del…

    Cultura

    Il 25 aprile e le Liberazioni

    Di Amedeo Osti Guerrazzi

    Sono infinite le storie che si potrebbero raccontare per celebrare il 25 aprile e la Liberazione, come tante sono state “le liberazioni”. Il Meridione, in parte salvatosi per l’arrivo degli Alleati, Roma e il Centro della Penisola, che hanno subito una violenza terribile ma che non hanno vissuto l’insurrezione; il Nord, che ha vissuto un altro inverno di guerra e…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La sacralità della terra d'Israele

    Di Ester Pavoncello

    Israele dispone di tecnologie avanzate. Abbiamo assistito ad un miracolo nel momento in cui centinaia di missili e droni erano stati indirizzati per seminare morte e distruzione sulla nostra terra. Ma il Santo Benedetto Egli Sia, con la Sua Mano Forte, ha cambiato le sorti di ciò che poteva accadere. Non dorme e non sonnecchia il custode d'Israel, poiché ha…

    Cultura

    La Brigata Ebraica e il 25 aprile

    Di Gérard David Journo

    Quando un ebreo vede innalzarsi sul pennone piano piano la bandiera d'Israele, prova un piacere intenso, un misto di orgoglio ed emozione. Mentre sale centimetro per centimetro, il drappo bianco con le due strisce azzurre con in mezzo la stella a sei punte, ci ricorda ogni tappa, ogni momento della nostra storia. Una sequela di eventi tragici, di umiliazioni e…

    ITALIA

    25 aprile: liberi tutti? Cosa accadde realmente nella data in cui si festeggia la liberazione dell’Italia

    Di Silvia Haia Antonucci

    Il 22 aprile 1946 fu emanato un decreto legislativo che, limitatamente a quell’anno, dichiarò “festa nazionale” il 25 aprile, e, con la legge n. 260 del maggio 1949 presentata da Alcide De Gasperi, tale giorno fu sancito come l’anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo. Dunque in tale anniversario si festeggia la libertà dalla dittatura e dal terrore, ma, in realtà,…

    ITALIA

    “Senatrice, lei è ebrea?” – L’inquietante domanda di Zanchini ad Ester Mieli

    Di Redazione

    “Senatrice Ester Mieli, buongiorno, benvenuta. Lo chiedo per fare chiarezza, lei è ebrea?”. Esordisce così il conduttore del programma Rai “Radio Anch’io” Giorgio Zanchini ad inizio trasmissione e chi ascolta salta sulla sedia e resta incredulo. Ester Mieli, senatrice di Fratelli d'Italia, forse anche lei incredula, risponde secca senza battere ciglio: “Sì, sono ebrea, ma lei lo chiede a tutti…