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    Quando qualche giorno fa il presidente turco Recep
    Tayyip Erdogan ha detto che il primo ministro Benjamin Netanyahu non era
    diverso da Hitler e, che gli attacchi israeliani su Gaza erano simili alla
    persecuzione nazista degli ebrei durante la Shoah, le sue affermazioni non
    facevano altro che riflettere i sentimenti di odio antiebraico dei molti suoi
    connazionali mentre l’antisemitismo in Turchia sta raggiungendo nuove vette.

    Le bandiere israeliane sono state messe a terra nei
    mercati di tutto il paese perché le persone le potessero calpestare mentre
    entravano per fare acquisti. Mentre un’effigie di Netanyahu è stata appesa a un
    ponte nella città di Afyonkarahisar a Istanbul, e numerosi cartelli fuori dai
    negozi, apparsi a partire dal 7 ottobre, indicavano che gli ebrei non fossero
    autorizzati ad entrare. Non solo, ad Ankara, uno striscione gigante con
    raffigurato Netanyahu con una svastica e la faccia di un maiale con la scritta:
    “Israele uccide i bambini”, è stato esposto al centro della città.

    Ma c’è di più. L’antisemitismo turco ha raggiunto,
    dall’inizio del conflitto, il suo picco. I cartelli nei supermercati chiedono
    di boicottare le merci israeliane mentre i disegni di alianti di Hamas che
    attraversano Israele per attaccare adornano le mura della città. I manifesti
    all’ingresso delle stazioni della metropolitana di Istanbul scrivevano
    “Israele stato omicida”. Lo stesso slogan è stato utilizzato per
    imbrattare l’ingresso di una sinagoga di Smirne.

    Tuttavia, questo sentimento antiebraico ha ricevuto
    sostegno anche dall’alto. I titoli del quotidiano Yeni Şafak, affiliato al
    Partito della Giustizia e dello Sviluppo al potere scrivevano: “Ci deve
    essere una fine a questo stato di terrore”, riferendosi ad Israele,
    “Il mondo deve distruggere questo virus” o “Netanyahu è il
    macellaio di Gaza”.

    Erdogan ha persino aumentato la sua retorica di
    recente quando ha detto che la visione d’Israele di una terra promessa stava
    mettendo in pericolo l’integrità territoriale turca e quindi la difesa della
    Turchia iniziava proprio a Gaza.

    Il presidente turco ha alluso con quei commenti, che
    se Gaza dovesse cadere, Israele sfrutterebbe l’opportunità di espandere il suo
    territorio.  Seguendo questa logica, il
    giornale Sabah ha pubblicato una mappa che mostra una visione della terra
    promessa israeliana che includeva anche Cipro del Nord che è attualmente sotto
    il controllo turco. Poco dopo la pubblicazione delle mappe, è stata lanciata
    una campagna per opporsi alla vendita di terreni a Cipro del Nord, agli ebrei
    con gli slogan “In modo che non diventeremo una seconda Palestina”.

    Il partito islamista turco, il Partito della Libera
    Causa, che è membro della coalizione al potere, ha recentemente proposto un
    disegno di legge per revocare la cittadinanza turca a coloro che detengono
    anche passaporti israeliani e che hanno preso parte al “genocidio di
    Gaza”. Secondo il disegno di legge proposto, i loro fondi e beni
    dovrebbero essere congelati e trasferiti al governo. “Se e quando saremo
    in grado di catturare quei cittadini che hanno preso parte al genocidio a Gaza,
    in Turchia, imporremo loro l’ergastolo” afferma la proposta.
    “L’antisemitismo non è mai stato così preoccupante”, ha commentato
    Hay Eytan Cohen Yanarocak, ricercatore presso il Dayan Center for Middle
    Eastern and African Studies, presso l’Università di Tel Aviv.

    ISRAELE

    Il crescente antisemitismo turco

    Di Michelle Zarfati

    Quando qualche giorno fa il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che il primo ministro Benjamin Netanyahu non era diverso da Hitler e, che gli attacchi israeliani su Gaza erano simili alla persecuzione nazista degli ebrei durante la Shoah, le sue affermazioni non facevano altro che riflettere i sentimenti di odio antiebraico dei molti suoi connazionali mentre l'antisemitismo in…

    ISRAELE

    J2: l’unità di intelligence dell’IDF che analizza milioni di file e documenti per combattere Hamas

    Di Luca Spizzichino

    Sono più di 65 milioni i file elettronici e oltre 500mila documenti fisici raccolti dall'esercito israeliano a partire del 7 ottobre. Questa è la mole di informazioni raccolte sul campo dai soldati, che ogni giorno vengono inviate all'Unità di raccolta di documenti e mezzi tecnici della direzione dell'intelligence (J2) dell'IDF. L'unità, composta principalmente da riservisti, ha il compito di estrarre informazioni…

    ISRAELE

    Due soldati dell’IDF trovano una lampada a olio di 1.500 anni

    Di Jacqueline Sermoneta

    Era capovolta e ricoperta di fango la piccola lampada a olio risalente a 1.500 anni fa, trovata da due soldati delle Forze di difesa israeliane - IDF in un’area di sosta militare nel sud d’Israele, vicino al confine con Gaza. Il reperto, di epoca bizantina, è in ottimo stato di conservazione: “Durante una perlustrazione sul campo, mi sono imbattuto in…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayechì: Perché Efraim e Menascè furono considerati figli di Ya’akov?

    Di Donato Grosser

    In questa parashà  viene raccontato che Ya’akov, prima di dare il suo testamento spirituale e le sue benedizioni ai figli, fece chiamare il figlio prediletto Yosef che lo venne a visitare con i due figli Menashè ed Efraim. Ya’akov si rivolse a Yosef e gli disse: “Ora, i tuoi due figli che ti sono nati in terra d’Egitto fino a che io…

    Cultura

    Salmorejo, piatto iconico della tradizione cordobese

    Di Giulia Gallichi Punturello

    Cordoba è una città che incanta con la sua storia millenaria, la sua cultura vibrante e la sua bellezza architettonica. Ho avuto la fortuna di trascorrere alcuni giorni in Andalusia e di scoprire questo gioiello.L’atmosfera che la caratterizza è vivace e la calorosa ospitalità dei cordobesi si apprezza passeggiando per le piazze al tramonto o perdendosi tra le strette stradine.Oltre…

    ISRAELE

    Il Presidente argentino Milei inaugura i Giochi Panamericani Maccabi di Buenos Aires con un impegno inalterabile per Israele

    Di Claudia De Benedetti

    All’Arena Movistar di Buenos Aires si è svolta nel tardo pomeriggio del 27 dicembre l’inaugurazione dei XV Giochi Panamericani del Maccabi. Fino al 4 gennaio, oltre 3.000 atleti, in rappresentanza di 15 paesi, tra cui l’Italia, si sfideranno in 22 discipline. La cerimonia di apertura è stata fortemente caratterizzata dall’imprescindibile legame del Maccabi mondiale con Israele. Profonda commozione ha suscitato…

    ISRAELE

    La nuova fase del conflitto: compiti e rischi

    Di Ugo Volli

    La guerra sta cambiandoLentamente ma in maniera sempre più chiara, il quadro del conflitto cambia. Israele sta realizzando la fine del regime dell'organizzazione terroristica di Hamas che finora ha perso circa un terzo delle sue truppe. È probabile che tutta la superficie della Striscia di Gaza, anche se forse non l’intera città sotterranea del terrorismo, entro poche settimane verrà occupata;…

    Cultura

    Esce in italiano ''48 Vie della Saggezza: Guida per raggiungere il successo in ogni aspetto della vita'' di Rav Noach Weinberg - Intervista al curatore Rav Emanuel Landau

    Di Michelle Zarfati

    Esce finalmente il libro "Le 48 Vie della Saggezza: Guida per raggiungere il successo in ogni aspetto della vita di Rav Noach Weinberg", curato in italiano da Rav Emanuel Landau, fondatore dell’associazione Vedibarta Bam. Rav Noach Weinberg fu un personaggio davvero importante; oltre ad essere un grande studioso di Torà fu leader visionario con grandi doti di divulgazione. Gli insegnamenti di…

    ISRAELE

    Le testimonianze shock sugli stupri del 7 ottobre nell’inchiesta del New York Times

    Di Sarah Tagliacozzo

    Gli stupri e i massacri perpetrati dai terroristi di Hamas il 7 ottobre nel sud di Israele sono al centro di un’inchiesta recentemente pubblicata dal New York Times. Quel giorno, secondo quanto riportato dai testimoni e dalle autorità israeliane, i terroristi hanno stuprato e abusato sessualmente numerose donne e uomini. Il New York Times ha individuato almeno 7 luoghi in…

    ISRAELE

    Il ginnasta israeliano Dolgopyat mette all’asta l’oro mondiale per le vittime degli attacchi di Hamas

    Di Jacqueline Sermoneta

    “Quanto vale il titolo mondiale se poi il mio Paese soffre? Per me lo Stato d’Israele viene prima di ogni altra cosa!”. Lo ha detto sul suo profilo Instagram Artem Dolgopyat, atleta ventiseienne di origine ucraina, cittadino israeliano dall’età di 12 anni, quest’anno vincitore della medaglia d’oro ai Mondiali di ginnastica artistica ad Anversa. Nel post ha affermato, inoltre, di…