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    L’esercito israeliano ha annunciato questa settimana l’arruolamento di circa 400 uomini ultraortodossi, segnando un passo significativo nel lento ma costante processo di integrazione della comunità haredi all’interno dell’IDF. Un numero rilevante, se si considera che l’arruolamento dei giovani haredim è da anni al centro di un acceso dibattito politico e sociale. 

    Tra i nuovi reclutati, 196 sono stati destinati a ruoli da combattimento, mentre altri 167 sono stati assegnati a posizioni di supporto operativo. Per 23 reclute, invece, è ancora in corso la definizione dell’incarico. Oltre cento soldati sono entrati a far parte del battaglione Netzah Yehuda — storicamente dedicato ai militari osservanti — mentre altri sono stati assegnati alla Brigata Hashmonaim, alla Brigata Givati, ai Paracadutisti e persino a un’unità di difesa della base aerea di Nevatim.

    Parallelamente, 26 uomini ultraortodossi si sono uniti come riservisti dopo aver completato un breve corso di base pensato per chi, pur essendo fuori dall’età dell’arruolamento obbligatorio, desidera contribuire in ruoli non combattenti. Questi, insieme ad altri cento riservisti, intraprenderanno a breve un percorso di sei mesi per acquisire competenze da combattimento, con l’obiettivo di servire nella riserva della Brigata Hashmonaim.

    Il portavoce dell’IDF ha sottolineato come l’esercito stia lavorando per rendere il servizio accessibile anche agli haredim, adattando le condizioni operative alle loro esigenze religiose: dalla dieta kasher particolarmente rigorosa, agli orari di preghiera, fino alla separazione dai soldati laici nelle caserme.

    Questo reclutamento rientra in un programma avviato lo scorso anno, che prevede l’invio di circa 24.000 convocazioni alla leva. Una cifra ambiziosa, soprattutto se si considera che oggi si stima siano circa 70.000 i giovani haredi tecnicamente idonei al servizio militare ma esentati grazie allo studio religioso a tempo pieno. Un cambiamento importante riguarda anche le procedure: per la prima volta, gli adolescenti ultraortodossi riceveranno la convocazione iniziale al compimento dei 16 anni e mezzo, come già avviene per tutti gli altri giovani israeliani. L’arruolamento effettivo, tuttavia, resta previsto a partire dai 18 anni, come da prassi.

    Nonostante l’esigenza urgente di circa 10.000 nuove reclute — di cui il 70% per ruoli da combattimento — l’IDF ha ammesso di poter assorbire solo circa 3.000 haredim in più entro la fine dell’anno, a causa delle complesse necessità logistiche legate alla loro integrazione. Attualmente, il numero di ultraortodossi che si arruolano ogni anno si aggira intorno ai 1.800.

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