Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Tra i personaggi principali della vita culturale torinese, romana e israeliana c’è senza dubbio il gallerista, curatore e critico d’arte Ermanno Tedeschi. Una lunga esperienza maturata nel mondo dell’arte e della cultura in generale, in Italia e all’estero da oltre trent’anni.
    Tedeschi, che ha recentemente portato in Italia la mostra fotografica – comprensiva di 30 foto che ritraggono la terribile giornata del 7 ottobre – di Ziv Koren “Cento per cento inferno” assieme alla raccolta di video della Galleria del Kibbutz Be’eri, ha raccontato a Shalom della necessità dell’arte di essere “ambasciatrice di pace”. Specialmente sulla scia dei boicottaggi che il mondo dell’arte, e della cultura in generale, tentano di perpetrare allo Stato Ebraico.

    In questi giorni abbiamo sentito parlare tanto di boicottaggio a Israele nel mondo culturale. Cosa pensa della lettera degli artisti e degli enti culturali per estromettere il padiglione israeliano dalla Biennale?

    Io non posso che definirmi attonito da una proposta del genere. L’arte è, e deve essere, un ponte tra le civiltà e le culture. Se si rompe questo punto si perde, questo perché la cultura deve essere concepita come qualcosa che si muove su una strada diversa rispetto alla politica. Certo, l’arte può essere espressione politica, ma in questo caso la partecipazione alla Biennale rappresenta pura espressione artistica dello Stato d’Israele. A questo punto, secondo lo stesso principio, neppure l’Iran, per il trattamento che riserva alle donne e per la politica violenta, dovrebbe prender parte alla fiera d’arte. Per me sia Israele che Iran hanno il diritto di partecipare alla Biennale, il loro essere presenti ad una manifestazione artistica rappresenta la loro personale visione ed espressione artistica, assolutamente non politica.

    Quindi l’arte può essere uno strumento politico?

    L’arte può essere anche politica, ma in questo caso l’arte rappresenta l’apertura di uno Stato, che ha il dovere di dimostrare quanto la cultura possa essere una cinghia di trasmissione con le altre civiltà. In Israele ci sono divisioni interne e problematiche esattamente come in altri luoghi del mondo, non per questo è giusto censurare l’arte israeliana. Come ho già detto, è l’unico ponte che abbiamo che ci permette di dialogare con le diverse culture.

    In questa ottica, cosa può fare l’arte per raccontare quello che Israele sta vivendo?

    Spesso le notizie vengono maneggiate e strumentalizzate, pensiamo ai numeri delle vittime palestinesi che sentiamo ogni giorno, non sappiamo mai se quei numeri siano precisi o meno. L’arte, come sostengo da sempre, può fare moltissimo per raccontare la verità, anzi direi che l’arte è ambasciatrice di pace. In questo momento più che mai, ha il compito di dimostrare la verità al mondo. Proprio questo weekend porterò la mostra fotografica di Ziv Koren “Cento per cento inferno” anche in Toscana, precisamente a Guardistallo (Pisa) che sarà visitabile fino al 10 marzo. Alle foto verrà integrata anche un’installazione con un video di Sharon Derhy dal titolo “Captured”. Un’opera potente, che mostra la riproduzione di una serie di immagini scattate prima del terribile massacro del 7 ottobre, accanto alle stesse foto scattate qualche settimana dopo. Negli stessi luoghi, molte delle famiglie non ci sono più, oppure molti dei cari con cui erano stati immortalati prima di quel giorno nefando, hanno lasciato il posto al vuoto.

    Cultura

    “L’arte come ponte tra civiltà e culture”. Intervista ad Ermanno Tedeschi

    Di Michelle Zarfati

    Tra i personaggi principali della vita culturale torinese, romana e israeliana c’è senza dubbio il gallerista, curatore e critico d’arte Ermanno Tedeschi. Una lunga esperienza maturata nel mondo dell’arte e della cultura in generale, in Italia e all’estero da oltre trent’anni. Tedeschi, che ha recentemente portato in Italia la mostra fotografica - comprensiva di 30 foto che ritraggono la terribile…

    ISRAELE

    Continua la caccia a Yahya Sinwar

    Di Luca Spizzichino

    Parallelamente allo smantellamento della capacità militare di Hamas, continua senza sosta la caccia al suo leader nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar. Rispetto a poche settimane fa, in cui non si avevano più sue notizie, nelle scorse ore la mente dei massacri del 7 ottobre è tornato a farsi vivo con un messaggio recapitato all'inizio del mese da un corriere…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tissà: Cos’è la libertà

    Di Donato Grosser

    Quando Moshè scese dal monte dopo la rivelazione del Sinai egli portò con sé le tavole della legge. Nella parashà è scritto: “Moshè si dispose a discendere dal monte, recando in mano le due tavole della testimonianza, tavole scritte dai due lati, scritte sull’una e sull’altra faccia. Queste tavole erano opera divina e i caratteri incisi sulle tavole erano caratteri…

    NEWS

    Londra. Il principe William in Sinagoga: “L'antisemitismo non ha posto nella nostra società”

    Di Michelle Zarfati

    Il principe William giovedì ha visitato la Western Marble Arch Synagogue di Londra, esprimendo la sua profonda preoccupazione per l'ondata di antisemitismo in Gran Bretagna. “L'antisemitismo non ha posto nella nostra società. Sia Catherine che io siamo estremamente preoccupati per l'ascesa dell'antisemitismo", ha detto durante l’incontro in Sinagoga, dove ha incontrato sopravvissuti alla Shoah e studenti. La visita segue l’annuncio,…

    Cultura

    Chiacchiere e bugie

    Di Giulia Gallichi

    Quando ero piccola, mia madre mi aveva insegnato che esistono due tipi di bugie, quelle bianche e quelle nere. Le bugie bianche sono quelle che per esempio si usano con una vecchia zia che ti ha fatto il regalo più orribile tu abbia mai ricevuto. Alla sua curiosità di sapere quale sia il tuo giudizio sul dono, le rispondi che…

    ITALIA

    75 anni insieme: celebrati al Senato i rapporti diplomatici fra Italia e Israele

    Di Luca Spizzichino

    Una conferenza stampa ha celebrato i 75 anni dei rapporti diplomatici fra Italia e Israele: questa l’iniziativa promossa dal presidente del gruppo di Fratelli d'Italia, Lucio Malan, e dal senatore di Fratelli d'Italia Marco Scurria, presidente del Transatlantic Friends of Israel Italia. All’incontro, che si è svolto presso la Sala Koch del Senato, sono intervenuti Alon Bar, Ambasciatore d'Israele in…

    NEWS

    Tunisia: incendiato il cortile di una sinagoga di Sfax

    Di Redazione

    Un incendio doloso è divampato domenica scorsa nella sinagoga della città tunisina di Sfax. Come riportano i media locali, il fuoco è stato appiccato nel cortile, dove sono state bruciate dodici palme e danneggiate le finestre del luogo di culto. Un ufficiale dei servizi di soccorso della città ha dichiarato che i vigili del fuoco sono riusciti a controllare le…

    ISRAELE

    Ci risiamo: Eurovision rifiuta un’altra canzone israeliana

    Di Michelle Zarfati

    Ancora incertezza sulla partecipazione d’Israele all’Eurovision Song Contest. Dopo aver rifiutato la prima canzone “October Rain” di Eden Golan, l’Unione Europea di radiodiffusione (EBU) ha respinto anche il pezzo alternativo dal titolo “Dance Forever” della stessa cantante. A rivelarlo il notiziario israeliano Ynet sulla base di una dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Esteri. “Dance Forever”, che fa riferimento al massacro…

    ROMA EBRAICA

    Lo stress post-traumatico: una nuova dimensione della Shoah nel libro“Fra trauma e memoria”

    Di Sarah Catelani

    Una riflessione sulla storia della Comunità ebraica di Roma nel dopoguerra da un punto di vista inedito, che tiene conto non solo degli aspetti storici ma anche delle conseguenze psicologiche dei traumi subiti dopo la Shoah: questo è lo spunto emerso dal volume “Fra trauma e memoria. Le ricerche di Mordko Tenenbaum nella comunità ebraica di Roma” (ed. Gangemi), recentemente…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Shabbat: offline per un giorno

    Di Ester Pavoncello

    I Chachamim insegnano che, se tutto Am Israel rispettasse due Shabbatot, il Melech AMashiach arriverebbe immediatamente... Da millenni si parla delle doglie del Mashiach, quella che sarà una preparazione "dolorosa" prima del suo avvento. Che come prima di un parto, sarà preceduta dal travaglio con contrazioni e dolori. Le tragedie del nostro secolo, ci hanno fatto pensare che questi dolori…