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    Aaron reaziona di fronte alla tragedia che colpisce i suoi figli con il silenzio. Il versetto è molto chiaro e puntuale: וַיִּדֹּ֖ם אַהֲרֹֽן E Aaron stette in silenzio.
    Questo silenzio di Aaron di fronte alla tragedia che colpisce la sua famiglia mi ha sempre fatto pensare molto. Aaron è un uomo che sa parlare, contrariamente a suo fratello Moshe che è balbuziente, Aaron sa parlare, di fatto è il portavoce di Moshe. Ma sappiamo anche che Aaron è un buon comunicatore: è colui che sa portare pace nel popolo ebraico רודף שלום, che risolve i conflitti tra le persone e che quindi sa come avvicinarsi alle persone e come parlare al cuore di ognuno. Però, di fronte al suo grande dolore sta zitto, resta in silenzio.
    Questo silenzio è forse la comunicazione più sensata che Aron ci possa trasmettere. Di fronte al dolore ogni parola corre il rischio di diventare retorica e questo lo vediamo quando ascoltiamo discorsi per Yom HaShoah o per Yom HaZikaron: in quei momenti le parole di commemorazione spesso sfociano in retorica e l’ebraismo fugge la retorica che nel suo significato etimologico nell’antica lingua greca significa: arte del persuadere con le parole. Ma di fronte ad alcuni eventi o di fronte ad alcuni momenti storici l’uso delle parole non ha senso o corre il rischio profondo di una retorica politica se non addirittura vuota perché, se per i greci saper parlare significa avere la capacità di convincere gli altri, per noi ebrei saper parlare significa dover essere un esempio ed a volte l’esempio passa per il silenzio. L’ebraismo fugge la retorica sterile e lo vediamo anche nel seder di Pesach: le domande dei quattro figli non sono retoriche, sono reali e connesse alle loro esperienze, non sono mera speculazione intellettuale.
    Viviamo un’epoca di grande comunicazione e di uso spropositato delle parole: comunichiamo tanto e troppo. Forse a volte dobbiamo agire in silenzio, come fece Aaron.

    Link al podcast

     

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il silenzio di Aaron

    Di Rav Pierpaolo Pinhas Punturello

    Aaron reaziona di fronte alla tragedia che colpisce i suoi figli con il silenzio. Il versetto è molto chiaro e puntuale: וַיִּדֹּ֖ם אַהֲרֹֽן E Aaron stette in silenzio. Questo silenzio di Aaron di fronte alla tragedia che colpisce la sua famiglia mi ha sempre fatto pensare molto. Aaron è un uomo che sa parlare, contrariamente a suo fratello Moshe che…

    ISRAELE

    “Voi siete la nostra vittoria”: la testimonianza di una sopravvissuta alla Shoah alle soldatesse israeliane

    Di Michelle Zarfati

    Sarah Weinstein, 96 anni, sopravvissuta alla Shoah, ha recentemente incontrato due soldatesse dell'Unità di Soccorso ed Evacuazione del Comando del Fronte Interno dell'IDF. Durante l'incontro, ha condiviso la sua storia di sopravvivenza e ha espresso ammirazione per le giovani militari, definendole la vera vittoria del popolo ebraico. Nata nel 1929 a Stepan, una cittadina allora polacca oggi parte dell'Ucraina, Sarah…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    “Con Francesco un dialogo vero nonostante le differenze”. L’intervista a Rav Riccardo Di Segni su La Repubblica

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    Il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, nell’intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica, evoca il ricordo di un rapporto personale sincero e rispettoso con Papa Francesco. Lo racconta ripensando all’ultimo incontro con il Pontefice, avvenuto pochi giorni dopo il 7 ottobre 2023, in un momento segnato da forti tensioni. «Il Papa respirava a fatica e gli erano stati…

    Cultura

    Il film “Liliana” di Ruggero Gabbai il 26 aprile in prima serata su Rai 3

    Di Redazione

    Il film Liliana, ritratto contemporaneo della senatrice a vita Liliana Segre diretto da Ruggero Gabbai, sarà trasmesso in prima serata alle ore 21.20 su Rai 3 il 26 aprile, all’indomani della Festa della Liberazione. Sarà un’occasione importante per riflettere sul messaggio di pace, libertà e uguaglianza che Liliana Segre da sempre si impegna a tramandare. Il documentario aveva ricevuto un…

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    ISRAELE

    Il presidente dell’Autorità Palestinese Abbas attacca Hamas: “Consegnate gli ostaggi, figli di cani”

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    Mondo

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    L’Istituto per lo Studio dell’Antisemitismo Globale e delle Politiche (ISGAP), guidato da Nathan Sharansky, già Vice Primo Ministro dello Stato d’Israele, ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, rivolgendosi con un messaggio di vicinanza a tutte le comunità cattoliche del mondo. L’organizzazione internazionale, impegnata nel contrasto all’antisemitismo su scala globale, ha ricordato con commozione i diversi incontri…

    NEWS

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    Di Redazione

    Il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni sarà presente ai funerali di Papa Francesco. Le esequie avranno luogo di Shabbat. Da un punto di vista di normativa ebraica (Halachà), vanno sempre rispettate le regole halachiche, come, ad esempio, il divieto di usare l'automobile, e l’atmosfera lieta dello Shabbat. Per questo gli ebrei in circostanze normali non celebrano né partecipano…

    EUROPA

    Tentarono di salvare il ghetto di Varsavia: la foto ritrovata

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    Dopo ottantatré anni è stata finalmente ritrovata una fotografia perduta di Tzvi Zilberberg, combattente dell'Unione Militare Ebraica (ŻZW), che tentò invano, insieme al fratello Moshe, di avvertire gli ebrei del Ghetto di Varsavia sull'imminente sterminio nazista. Questo rinvenimento chiude un cerchio storico e offre un volto tangibile a una delle tante storie dimenticate durante la Shoah. Nel marzo del 1942,…

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    Negli USA livello di antisemitismo senza precedenti: l’allarme dell’ADL

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    Nuovo picco di antisemitismo negli Stati Uniti. A renderlo noto l’annuale rapporto dell’Anti-Defamation League (ADL), la maggiore organizzazione internazionale per l’antidiffamazione ebraica. Secondo lo studio, nel 2024, sono stati registrati 9.354 episodi antisemiti, dato che rappresenta un incremento del 5% rispetto al 2023, un aumento del 344% negli ultimi cinque anni e dell’893% negli ultimi 10 anni. Un record, da…