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    Il Giorno della Memoria della Shoah, che inizierà mercoledì alle 20 con la cerimonia ufficiale a Yad Vashem, vedrà la partecipazione di sopravvissuti che, dopo aver vissuto gli orrori della Seconda guerra mondiale, hanno ricostruito le loro vite in Israele. I discorsi saranno tenuti dal presidente Isaac Herzog e dal primo ministro Benjamin Netanyahu, mentre sei torce saranno accese da altrettanti sopravvissuti: Arie Durst, Monika Barzel, Felix Sorin, Rachel Katz, Arie Reiter e Gad Fartouk. Eva Erpen parlerà a nome dei sopravvissuti. Ecco alcune storie di coloro che prenderanno parte alla cerimonia:

    Arie Durst
    Nato a Leopoli nel 1933, Arie sopravvisse nascosto con la madre e, dopo la guerra, si riunì al padre a Tel Aviv. Medico e pioniere della chirurgia in Israele, fondò la prima unità di trapianti e lavorò in oncologia e trauma.

    Monika Barzel
    Nata nel 1937 a Berlino, Monika visse nascosta durante la guerra, sopravvivendo a deportazioni e bombardamenti. Dopo la liberazione, emigrò prima in Svezia, poi a Londra, dove divenne dentista, per infine trasferirsi in Israele.

    Felix Sorin
    Felix, nato nel 1932 in Bielorussia, fu separato dai suoi genitori e visse da orfano sotto l’occupazione nazista. Dopo la guerra, si riunì alla sua famiglia ed emigrò in Israele nel 1992, dove condivise la sua testimonianza con giovani e studenti.

    Rachel Katz
    Rachel nacque nel 1937 in Belgio e, dopo l’arresto del padre, visse nascosta con la madre e i fratelli, sotto false identità. Dopo la guerra, emigrò in Israele nel 1957, dove si sposò e divenne attiva nel supporto ai sopravvissuti.

    Yehuda Hauptman
    Nato nel 1938 in Cecoslovacchia, Yehuda visse nascosto con la famiglia durante l’occupazione nazista. Dopo la guerra, emigrò in Israele e divenne un ufficiale dell’IDF. Si stabilì a Moshav Tekuma con la famiglia dove ha vissuto per tutta la sua vita. Proprio da quel luogo Hauptman è stato recentemente evacuato per motivi di sicurezza legati agli attacchi del 7 ottobre. Nonostante tutto, continua a mantenere una profonda connessione con la sua terra.

    NEWS

    Testimoni di resilienza: i sopravvissuti che parteciperanno a Yom ha Shoah

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    ROMA EBRAICA

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    Alla notizia della scomparsa di Papa Francesco, anche il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha voluto ricordare la figura del Pontefice sottolineando il valore del dialogo interreligioso coltivato nel corso del suo pontificato. “Dopo una lunga malattia, sopportata con la sua grande forza, Papa Francesco ci ha lasciato”, ha affermato Rav Di Segni. “Il suo pontificato è stato…

    Cultura

    “Tra mano e rotolo”: Yad stravaganti e preziose al Fralin Museum dell'Università della Virginia

    Di Claudia De Benedetti

    Il Fralin Museum of Art dell’Università della Virginia di Charlottesville ospita la bella mostra intitolata “Tra mano e rotolo: i puntatori della Torà della Collezione Barr”. In una sede prestigiosa e poco nota viene proposta per la prima volta una selezione di yad raccolte da Clay Barr in onore e in ricordo del marito Jay D.A. Barr. Significativi sono gli…

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    Rav Toaff direttore del Collegio Rabbinico Italiano: un’esperienza di cuore e saggezza

    Di Rav Gianfranco Di Segni

    Rav Elio Toaff z.l. è ricordato spesso come il rabbino capo di Roma per 50 anni, dal 1951 al 2001, un record nell’Italia del XX secolo e in Europa. Ma Rav Toaff fu anche il direttore del Collegio Rabbinico Italiano, carica che ricoprì però solo dal 1963 in poi. Quale il motivo della dilazione? Si reputò che il rabbino trentaseienne…

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    Nel sud-ovest della Georgia, a pochi chilometri dal confine con la Turchia, si trova una delle sinagoghe più antiche d’Europa. È l’ultima testimonianza tangibile di una comunità ebraica un tempo vivace e numerosa, oggi ridotta a un solo custode: Beniamin Levishvili, 23 anni, gabbai della sinagoga di Akhaltsikhe. “Resto perché, se non lo faccio io, chi lo farà?” racconta Beniamin…

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    Turista israeliana tra le vittime della tragedia della funivia del monte Faito

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