Skip to main content

Ultimo numero Maggio – Giugno 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Dal 17 marzo al 4 giugno, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma ospita tre opere del Conscious Collective, collaborazione artistica nata dalla sinergia di Tsibi Geva, Maria Saleh Mahameed e Noa Yekutieli. I tre artisti, nonostante le differenze di genere, generazione, etnia e religione sono accumunate da uno stesso luogo d’appartenenza: Israele. I linguaggi di Geva, Mahameed e Yekutieli rappresentano una realtà attraversata da guerre e conflitti, utilizzando tecniche e materiali differenti, specchi della moltitudine vissuta dagli artisti.

    Il Conscious Collective affonda le proprie radici teoriche nel concetto junghiano di “inconscio collettivo”, contenuto psichico universale che accomuna tutti gli esseri umani, e nell’“estetica relazionale” di Nicolas Bourriaud. L’arte diventa così un’esperienza individuale e al tempo stesso collettiva dell’entropia terrena. Le opere esposte appaiono al primo sguardo estremamente diverse tra loro, ma sono legate dall’amicizia degli esecutori. Il lavoro è il frutto ultimo di un legame, di una relazionalità che rappresenta una connessione nella frattura. 

    “Conscious collective indaga come, nonostante il caos e le conseguenti frustrazioni causate dalla vita contemporanea, sia possibile rinvenire un senso di comunanza attraverso un’interrogazione condivisa dell’insieme delle relazioni umane e del contesto sociale in cui esse si inseriscono”. Queste le indicazioni di lettura di Shai Baitel, direttore artistico del Modern Art Museum (MAM) di Shangai, che guidano i visitatori nel corso dell’esposizione. 

    Conosciamo meglio gli artisti del collettivo. Tsibi Geva nasce nel Kibbutz di Ein Shemer negli anni ’50, ma vive tra New York e Tel Aviv. Erede di uno degli esponenti del Bauhaus israeliano, si fa interprete di una corrente espressionista che esplora l’identità israeliana in tutte le sue forme. L’opera in mostra al MAXXI è “Where I Come From”, un dipinto a incastri in cui le singole tele formano un’autonomia olistica di connessioni e disconnessioni. Maria Saleh Mahamed lavora a Ein Mahel, in Israele. La madre ha origini ucraine e il padre palestinesi. L’artista incarna la cultura della città araba più popolosa d’Israele, trasponendone nelle opere la complessa identità. Mahamed propone “Ludmilla”, un’opera del 2022, che racconta un paesaggio immaginario in cui si coniugano gli elementi della sua infanzia e le memorie materne. Una raccolta fluida di elementi tra paesaggi sovietici e panorami mediorientali. Noa Yekutieli, ultimo membro del gruppo, nasce negli USA, a Los Angeles, negli anni Novanta, da padre israeliano e madre giapponese. Lavora tra gli Stati Uniti e Israele, proponendo una pratica interdisciplinare che unisce elementi scultorei al taglio della carta giapponese. “Where we stand” crea un paesaggio naturale incorniciato da finestre di carta. Un simbolo della continua apertura e chiusura degli occhi dell’uomo sui problemi del mondo. L’esibizione rappresenta così un’alternativa a volgere i nostri pensieri altrove e tentare, al contrario, di concentrarsi sul significato di un’identità israeliana tout-court.  

    Cultura

    Le opere del Conscious Collective al MAXXI

    Di Micol Fischer

    Dal 17 marzo al 4 giugno, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma ospita tre opere del Conscious Collective, collaborazione artistica nata dalla sinergia di Tsibi Geva, Maria Saleh Mahameed e Noa Yekutieli. I tre artisti, nonostante le differenze di genere, generazione, etnia e religione sono accumunate da uno stesso luogo d’appartenenza: Israele. I linguaggi…

    ISRAELE

    Tel Aviv è ancora tra le principali città in cui si realizzano start-up

    Di Michelle Zarfati

    Nonostante le recenti turbolenze economiche, Tel Aviv è ancora una delle principali città di "unicorni" (start-up valutate 1 miliardo di dollari). A rivelarlo è un nuovo rapporto condotto dal Comune di Tel Aviv-Yafo in collaborazione con la società di ricerca olandese Dealroom.Secondo il rapporto, che si concentra sul coinvolgimento e la promozione dell'ecosistema tecnologico della città, Tel Aviv-Yafo è al…

    ISRAELE

    Israele: studio fa luce sulle dimensioni delle uova ai tempi del Talmud

    Di Luca Spizzichino

    Con l'avvicinarsi della festa Pesach, una delle domande più frequenti riguarda la dimensione dell’uovo, una componente importante del piatto del Seder e metro di misura per la quantità di matzà che bisogna mangiare. Secondo uno studio fatto dal prof. Zohar Amar dell'Università di Bar-Ilan, è emerso che nel periodo del Talmud le uova erano più piccole rispetto a quelle odierne.Il…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Tzav: Il nostro Bet ha-Mikdàsh virtuale

    Di Donato Grosser

    La parashà si apre con queste parole: “L’Eterno parlò a Moshè dicendogli: Tzav, da’ ordini ad Aharon e ai suoi figli dicendo loro così: Questa è la legge della ‘olà [l’olocausto, il sacrificio che andava fatto totalmente ardere sul mizbèach]; la ‘olà rimarrà sulla pira che si trova in mezzo al mizbèach tutta la notte fino al mattino. Così il fuoco del mizbèach verrà mantenuto acceso su di esso” (Vaykrà,…

    Cultura

    Kugel di broccoli: una ricetta semplice e veloce

    Di Giulia Gallichi Punturello

    È una settimana ormai che passo le mie giornate riordinando la confusione accumulata negli ultimi mesi. Le pulizie di Pesah sono un’ottima scusa per rivoluzionare armadi disordinati o riorganizzare dispense al limite della loro capacità.Queste però sono soltanto azioni superficiali, che abbiamo bisogno di compiere per raggiungere un obiettivo più profondo e spirituale.Quando finisco di riordinare e pulire mi fermo…

    NEWS

    “Non erano musicisti, ma soldati delle SS”: così Dureghello risponde a La Russa su Via Rasella

    Di Redazione

    «Non erano musicisti, ma soldati delle SS che occupavano il Paese con la complicità dei fascisti e che deportavano gli ebrei nei campi di sterminio. Viva i partigiani che hanno messo a rischio la loro vita per restituire libertà e sovranità all’Italia».Questa la risposta su twitter della Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello alle affermazioni del Presidente del…

    ISRAELE

    Yad Vashem, il Libro dei Nomi per commemorare le vittime della Shoah

    Di Jacqueline Sermoneta

    Inaugurato il Libro dei Nomi delle vittime della Shoah allo Yad Vashem, il Museo della Memoria di Gerusalemme. Al suo interno sono registrati 4,8 milioni di nomi di donne, uomini, bambini ebrei uccisi dai nazisti e dai loro complici durante la Seconda guerra mondiale. Entro pochi anni, il Museo prevede di inserire altri 300mila nomi, raggiungendo così i 5,1 milioni.Alla…

    ISRAELE

    Il gas del Mediterraneo orientale, risorsa strategica e potenziale fonte di conflitti

    Di Ugo Volli

    Una vecchia battuta attribuita a Golda Meir lamentava del fatto che di tutto il Medio Oriente, Mosè avesse condotto il popolo ebraico nell’unico fazzoletto di terreno sfornito di risorse petrolifere. Oggi quella battuta non sarebbe più attuale: non si è trovato il petrolio sul territorio di Israele, ma a partire dal 2009 sono stati scoperti nel mare prospiciente diversi giacimenti…

    ISRAELE

    Israele lancia in orbita il satellite spia Ofek-13

    Di Luca Spizzichino

    Mercoledì all’alba Israele ha lanciato con successo il satellite spia "Ofek-13", ha annunciato il ministero della Difesa. Il satellite fornirà ai militari immagini di migliore qualità rispetto ai suoi predecessori. In una nota il ministero della Difesa ha presentato 'Ofek-13' come “un satellite di osservazione radar ad apertura sintetica con capacità avanzate". Il lancio dell'Ofek-13 è "l'ennesimo importante esempio dell'innovazione rivoluzionaria…

    ITALIA

    Il risarcimento di Chef Rubio donato alla Fondazione Museo della Shoah dall’assessore Ricca

    Di Sarah Tagliacozzo

    Come annunciato in occasione del Giorno della Memoria, l’assessore delle Politiche Giovanili della Regione Piemonte Fabrizio Ricca ha destinato alla Fondazione Museo della Shoah di Roma il risarcimento ottenuto per le offese ricevute su Twitter dallo Chef Rubio, al secolo Gabriele Rubini; questi, a settembre del 2020, commentando un articolo relativo a una iniziativa scolastica contro l’antisemitismo, aveva twittato che…