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    Dopo 477 giorni di prigionia a Gaza, Liri Albag, ex osservatrice dell’IDF, si prepara a tornare alla vita quotidiana. Rapita il 7 ottobre dal Kibbutz Nahal Oz, all’inizio del suo servizio militare, è stata liberata a gennaio insieme ad altre tre osservatrici: Naama, Daniela e Karina. Oggi Liri intraprende un nuovo percorso, difficile ma consapevole, tornando nell’esercito israeliano. Tuttavia, non riprenderà il suo vecchio ruolo: stavolta, come ha raccontato suo padre Eli Albag in un’intervista a Channel 12 News, assumerà un incarico di maggiore responsabilità.
    “Vuole essere parte di qualcosa che abbia davvero un senso, e lo farà” ha detto Eli. Dopo la liberazione, Liri ha affrontato un intenso percorso di riabilitazione, tra cure, viaggi e momenti di esplorazione personale. “Ha intrapreso un cammino di recupero, ha viaggiato all’estero per aprire di nuovo gli occhi sul mondo, ha visitato ogni angolo d’Israele, si è concessa qualche momento di relax” ha spiegato il padre, lasciando intendere quanto fosse fondamentale per lei ritrovare un equilibrio con la normalità, oltre che con sé stessa.
    Nonostante l’esperienza traumatica, Liri ha dimostrato una forza interiore che ha stupito persino la sua famiglia. “Mi sono reso conto che è molto più forte di quanto pensassi, è riuscita persino a sorprendermi” ha raccontato Eli, visibilmente orgoglioso. La giovane condivide la sua triste esperienza solo quando si sente pronta: “Non la spingiamo a parlare, è lei a decidere quando e come aprirsi con noi”. La decisione di tornare nell’esercito è stata accolta con pieno sostegno dalla famiglia. “Liri è molto matura e sa esattamente cosa vuole. Abbiamo appoggiato con convinzione la sua scelta”, ha aggiunto Eli.
    Il ritorno di Liri dalla prigionia è stato accompagnato dalla visibilità mediatica e da non poche polemiche. Alcune critiche online rivolte a Liri hanno indignato il padre: “Solo quando sarà tuo figlio ad essere rapito potrai capire cosa abbiamo vissuto… sono un branco di ignoranti che non ha idea di cosa significhi essere la famiglia di un ostaggio”.
    Sul piano politico, Eli ha espresso sostegno al Primo Ministro Netanyahu, pur riconoscendo la legittimità del dibattito pubblico: “Criticare il Primo ministro è lecito, ma lo è anche riconoscerne i meriti”. Tuttavia, ha sottolineato che c’è una sola vera priorità in questo momento: “La cosa più importante adesso è riportare tutti gli ostaggi a casa”.
    La famiglia Albag non ha mai smesso di battersi per la liberazione di Liri e, oggi, continua a farsi portavoce di chi ancora aspetta. In Israele, storie come quella di Liri non sono rare: ogni ferita porta con sé il peso del dolore, ma anche la volontà di andare avanti. La sofferenza non viene nascosta, ma affrontata giorno dopo giorno, nella speranza di trovare il coraggio di ripartire senza lasciare che la paura guidi il futuro.

    ISRAELE

    L’ex ostaggio Liri Albag sceglie di tornare nell’IDF con un incarico speciale

    Di Nicole Nahum

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    ROMA EBRAICA

    “Bene Romi - Figli di Roma”: al Museo Ebraico la storia del ghetto in realtà aumentata

    Di Micol Silvera

    Un minuto prima siamo di fronte alla fontana di Piazza delle Cinque Scole. Quello dopo, davanti alle Cinque Scole vere e proprie. È quello che accade attraverso la nuova mostra immersiva “Bene Romi - Figli di Roma”, un progetto realizzato con tecnologia di ultima generazione in realtà aumentata che permette di addentrarsi nell’antico Ghetto Ebraico di Roma. Il progetto è…

    NEWS

    Manifesto shock a Roma. Fadlun: “Antisemitismo sempre più diffuso. Non tollereremo e vigileremo”

    Di Redazione

    Atto antisemita nel cuore della Capitale. La sagoma di un gerarca nazista in uniforme con la Stella di David sul braccio – al posto della svastica - è apparsa ieri all’interno di una teca di una pensilina dell’azienda dei trasporti ATAC a Trastevere. Immediata la condanna da parte del Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun: "Nonostante gli sforzi…

    ISRAELE

    Israele e la guerra tecnologica: droni, robotica e difesa aerea nella sfida all’Iran

    Di Luca Spizzichino

    Israele ha portato a termine – e sta tuttora conducendo – importanti rivoluzioni tecnologiche nel settore della difesa, in particolare nell’impiego avanzato dei droni e nell’integrazione della robotica nella produzione degli intercettori. Lo ha rivelato martedì il Ministero della Difesa israeliano, facendo luce su operazioni e innovazioni finora rimaste in gran parte riservate. Uno dei dati più sorprendenti riguarda l’impiego…

    ROMA EBRAICA

    Presentata al Museo Ebraico la collezione Ascarelli

    Di Redazione

    Presentata al Museo Ebraico di Roma la donazione della collezione d’arte di Dario Ascarelli z’l, composta da 96 opere di artisti ebrei italiani del Novecento: 75 ceramiche e 21 dipinti. Alla cerimonia sono intervenuti il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, il Presidente della Comunità Ebraica Victor Fadlun, la Presidente della Fondazione per il Museo Ebraico Alessandra Di Castro…

    ISRAELE

    Hamas e la distribuzione degli aiuti: confermate le violenze sui civili

    Di Luca Spizzichino

    Hamas starebbe sabotando attivamente la distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, ricorrendo alla violenza e alla propaganda contro i civili palestinesi e gli operatori umanitari. È quanto emerge da registrazioni audio diffuse dal COGAT (Coordinatore delle Attività Governative nei Territori), che documentano le testimonianze di residenti gazawi presenti nei centri di distribuzione. Le accuse sono gravi: atti di…

    ITALIA

    Una storia per non dimenticare: al Senato il ricordo della Shoah e del Ghetto di Varsavia

    Di Olga Flori

    Il ricordo della Shoah non si esaurisce con il Giorno della Memoria. Lo ha confermato l’evento “In ricordo della rivolta del Ghetto di Varsavia” che si è svolto alla sala Zuccari di Palazzo Giustiniani al Senato. Realizzato su iniziativa del Sen. Maurizio Gasparri, l’incontro è stato promosso dal Benè Berith Roma in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah. L’evento,…

    Mondo

    È morta la sopravvissuta alla Shoah colpita da molotov durante un corteo pro Israele

    Di Michelle Zarfati

    Lo scorso 25 giugno la sopravvissuta alla Shoah Karen Diamond, 82enne di Boulder, in Colorado, ha perso la vita. La donna era stata gravemente ferita il 1° giugno durante un pacifico corteo a sostegno degli ostaggi israeliani. L’evento, organizzato dal gruppo “Run for Their Lives” vicino al Pearl Street Mall, è stato brutalmente interrotto quando un uomo, travestito da giardiniere,…

    NEWS

    'Dalla parte di Israele': l'evento del quotidiano ‘Il Riformista’

    Di Ruben Caivano

    Un evento per ribadire la vicinanza allo Stato ebraico e per contrastare la continua disinformazione: ‘Dalla parte di Israele’, questa è stata l’iniziativa del Riformista al Teatro Rossini, a Roma. Da mesi, con i suoi articoli, il quotidiano è un forte sostenitore delle ragioni di Israele in un mondo di media sempre più influenzato da narrazioni distorte. L’incontro è stato…

    ISRAELE

    Addio a Yisrael Nathan Rosenfeld: non dimenticatelo

    Di Ron Shaked

    Un’altra volta, in migliaia si sono riversati per le strade. Hanno formato un corridoio di bandiere, silenzioso e composto, per accompagnare, per l’ultima volta, un soldato di vent’anni, caduto a Gaza. Il suo nome era Yisrael Nathan Rosenfeld z”l, non dimenticatelo. Non dimenticate il suo volto, il suo sorriso, lo sguardo fiero, anzi, fermatevi un attimo: osservate la sua fotografia,…