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Ultimo numero Marzo – Aprile 2025

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    Nella giornata di mercoledì 17 Aprile 2025 si è tenuto presso Palazzo Carpegna, nell’Aula Convegni del Senato della Repubblica, su iniziativa del Senatore Ivan Scalfarotto, l’evento ‘’Voci da Gaza. La fine del regime di Hamas è la premessa per il cessate il fuoco’’. L’iniziativa ha visto come perno focale il racconto e la testimonianza di due ragazzi nati e cresciuti nella Striscia di Gaza: Hamza Howdy (27), presente in Aula, e Moumen al-Natour (25), collegato online da Gaza, co-fondatori del movimento di protesta anti-Hamas “Vogliamo Vivere’’. I due giovani sono stati intervistati da Sharon Nizza, analista dei conflitti mediorientali.
    Hamza ha parlato della sua storia e di come nel 2019, assieme ad altri giovani gazawi tra cui Moumen, ha dato luogo a delle manifestazioni di piazza contro Hamas che portarono un primo arresto, subendo torture. Queste manifestazioni che avevano scosso la Striscia dall’interno, non ebbero lo stesso eco a livello internazionale, facendo cadere nel dimenticatoio il primo vero esperimento locale che metteva in discussione il controllo di Hamas all’interno della Striscia. Nel giugno 2023 l’organizzazione ha indotto nuove dimostrazioni, al quale ha fatto seguito un secondo arresto. Nel corso della stessa estate, dopo essere stato rilasciato, Hamza ha abbandonato la Striscia, rifugiandosi in Germania, e parlando della situazione corrente ha dichiarato come “Poche ora fa ci sono state delle manifestazioni per dire no alla guerra, invocare la liberazione degli ostaggi e la volontà del cessate il fuoco. I media internazionali non hanno colto questo segnale. I gazawi hanno protestato, nonostante anche il duro embargo imposto da Israele, per dire no a Hamas. Ci sono state manifestazioni per una settimana contro Hamas, un giovane è morto torturato eppure nessuno ne ha parlato in Occidente, facendo sentire molto isolati. È impellente sul piano umanitario disarmare Hamas. Le armi di Hamas sono state utilizzate contro i civili palestinesi e contro i civili israeliani. Credo che il giorno dopo il disarmo di Hamas, ci potrebbe essere un’autorità transitoria palestinese per la ricostruzione che può avere vari protagonisti’’, una vera unione del mondo arabo, guardando all’esperienza degli Emirati sui programmi di deradicalizzazione e la svolta portata dagli Accordi di Abramo, per la ricostruzione di Gaza.
    Moumen, in collegamento da Gaza, ha affermato come “non è giusto né logico far pagare al popolo le scelte di un governo criminale. Hamas ha occupato tutte le posizioni di potere. Ha realizzato un colpo di Stato, uccidendo i membri di Al-Fatah, promettendo riforme e cambiamento. Il popolo è stato tratto in inganno. Oggi c’è uno scollamento totale tra popolazione e Hamas, che ci ha mostrato solo guerra, perdendo ogni forma di legittimità. Le trattative che porta avanti, le fa per rimanere al potere. Il popolo palestinese, conoscendo Hamas già da prima del 7 ottobre, non poteva sostenerlo in alcun modo. Oggi la realtà è cambiata radicalmente. Hamas ha il favore del solo 20% della popolazione ed è l’unico responsabile per gli episodi del 7 ottobre, al contrario della popolazione che ne è vittima da 18 anni. Bisogna liberare gli ostaggi e disarmare Hamas’’.
    Le parole di Hamza, critiche nei confronti del governo israeliano, hanno brutalmente smascherato le violenze, fisiche e psicologiche, che Hamas perpetra sulla popolazione palestinese di Gaza dal 2007. Non c’è stato scampo per alcuni suoi amici imprigionati come lui nelle carceri di Gaza City. Come ripetuto più volte durante l’ascolto delle loro voci da Gaza questo conflitto non può essere ridotto a slogan facinorosi e alla demonizzazione di una o dell’altra parte secondo volontà politica. Le voci di Hamza e di Moumen, voci di giovani, sono la dimostrazione forte di un’autentica consapevolezza di voler rovesciare il terrore che grava sulle teste dei palestinesi di Gaza da 19 anni.
    Hanno inoltre preso parte all’evento come interlocutori il senatore Lucio Malan (Fratelli d’Italia) e il deputato Piero Fassino (Partito Democratico). La sala gremita ha registrato una cospicua partecipazione della società civile e di esponenti della classe politica italiana in un clima volto all’ascolto di chi, da Gaza, porta una testimonianza viva e resistente a denuncia del terrore e della violenza, in difesa del proprio popolo.

    ISRAELE

    La voce della dissidenza di Gaza al Senato

    Di Ioel Roccas

    Nella giornata di mercoledì 17 Aprile 2025 si è tenuto presso Palazzo Carpegna, nell’Aula Convegni del Senato della Repubblica, su iniziativa del Senatore Ivan Scalfarotto, l’evento ‘’Voci da Gaza. La fine del regime di Hamas è la premessa per il cessate il fuoco’’. L’iniziativa ha visto come perno focale il racconto e la testimonianza di due ragazzi nati e cresciuti…

    ROMA EBRAICA

    Da Israele all’Italia: Haim, nipote di Enzo Sereni, in visita a Roma

    Di Michelle Zarfati

    Un ritorno alle origini, ma anche un omaggio sentito alla storia ebraica italiana. Il nipote di Enzo e Ada Sereni ha visitato il Museo Ebraico di Roma e il Tempio Maggiore, vivendo un momento intenso di memoria, identità e orgoglio familiare. “La mia famiglia è orgogliosa di avere radici italiane – ha detto a Shalom Haim Confino – respirare l’ebraismo…

    ROMA EBRAICA

    Chag Pesach Sameach! I panificatori di mazzot (azzime) a fine '800

    Di Lilli Spizzichino

    Le feste ebraiche ci aiutano a scandire il tempo, valorizzando momenti della nostra esistenza, dandoci l’occasione di soffermarci su alcuni temi fondamentali per riflettere sul nostro operato. Con la celebrazione di Pesach, conosciuta anche come Festa della Libertà o Festa della primavera, ricordiamo l’uscita degli ebrei dall’Egitto e l’emancipazione dalla condizione di schiavitù. Le mazzot, consumate durante questa ricorrenza, sono…

    ISRAELE

    Israele, riapre il percorso fluviale con il carro armato della Guerra dei Sei Giorni

    Di Jacqueline Sermoneta

    Dopo oltre un anno e mezzo, riapre al pubblico il percorso naturalistico lungo il fiume Banias, nel quale, ancora oggi, si trova un carro armato siriano T-34 capovolto, risalente alla Guerra dei Sei Giorni del 1967. Questo sentiero, considerato uno dei luoghi più spettacolari del nord d’Israele, costeggia il fiume Banias (noto anche come fiume Hermon) in mezzo a una…

    Cultura

    Torta di mandorle

    Di Giulia Gallichi

    Qualche giorno fa ho visitato un museo e ho ascoltato questa frase: “In un popolo che ha memoria, nessuno viene dimenticato”. La memoria è un atto di resistenza, un filo invisibile che lega il passato al presente, impedendo che le ingiustizie si dissolvano nel silenzio. Per il popolo ebraico, ricordare non è solo un esercizio della mente, ma un dovere…

    ISRAELE

    La settimana di Israele - Perché continua la guerra

    Di Ugo Volli

    Il quadro strategico È passato ormai più di un anno e mezzo, esattamente 80 settimane dal 7 ottobre - e la guerra prosegue, con tutto il suo carico di morti, di dolori, di preoccupazioni. Bisogna essere chiari su questa prosecuzione. Esattamente come Israele non ha voluto la guerra, così non vuole la sua prosecuzione. Non desidera che i suoi figli…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Miriam, emblema delle donne protagoniste della salvezza e della liberazione dall’Egitto

    Di Rav Scialom Bahbout

    Pesach offre l’occasione per riflettere e per analizzare un aspetto particolare del ruolo svolto dalla donna nella storia della schiavitù e della liberazione del popolo ebraico dall’Egitto. Nel periodo della schiavitù le donne hanno avuto un ruolo determinante in vari decisivi episodi: a) le uniche persone che si sono ribellate al decreto del Faraone di uccidere i figli maschi appena…

    ISRAELE

    Stipendi tagliati e fondi esauriti, Hamas è al collasso

    Di Luca Spizzichino

    Hamas non riesce più a garantire il pagamento degli stipendi ai propri membri. È quanto emerge da un'inchiesta del Wall Street Journal, basata su fonti di intelligence arabe. Secondo il quotidiano statunitense, l'organizzazione terroristica sta subendo pesanti contraccolpi economici, dovuti in larga parte alla sospensione degli aiuti umanitari da parte di Israele. Gli aiuti, spesso oggetto di appropriazione indebita da…

    EUROPA

    Londra, gettano pane davanti alle case ebraiche durante Pesach

    Di Michelle Zarfati

    Durante la festività ebraica di Pesach, in cui è vietato consumare o possedere prodotti lievitati (chametz), sono stati segnalati episodi inquietanti e apparentemente intimidatori nel quartiere di Stamford Hill, situato a nord di Londra. In particolare, nei giorni scorsi, alcuni ignoti avrebbero lasciato dozzine di pane sotto forma di pita davanti a diverse abitazioni di famiglie ebree ortodosse. Secondo quanto…

    ISRAELE

    L'ex ostaggio Ilana Gritzewsky: "li ho implorati di non violentarmi"

    Di Luca Spizzichino

    “Mi hanno fatto esplodere una granata vicino all’orecchio, facendomi perdere l’udito da un lato. E come se non bastasse, ho subito molestie sessuali. Mi toccavano continuamente durante il tragitto verso Gaza. In quel momento ho ceduto, sia fisicamente che mentalmente. Potevo sopportare l'umiliazione, ma non questo”. Con queste parole strazianti, Ilana Gritzewsky ha ripercorso davanti alla Piazza degli Ostaggi gli…